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Caso pannoloni, da Gubbio a Città di Castello la protesta / Dopo la polemica la Usl1 corre ai ripari

(Ale. Chi.) – Il disagio era stato segnalato da Gubbio a Città di Castello: si tratta del caso dei pannoloni troppo piccoli, in distribuzione dall'1 gennaio 2014, nella zona dell'Alto Tevere, per persone non autosufficienti. Il problema pare nasca per la fornitura agli aventi diritto, appaltata dalla Regione ad un'altra ditta, e poi affidata alle farmacie. Escluse, almeno in parte, le responsabilità della Usl 1. E' così che intere famiglie nei giorni scorsi si sono recate agli sportelli dei presidi per cambiare i pannoloni con una grandezza ed una assorbenza, almeno quelli nuovi, non sufficiente: c'è infatti chi lamenta di aver effettuato 8 cambi in una giornata, mentre, con quelli distribuiti precedentemente, l'assistito aveva necessità del cambio anche solo 4 volte al giorno. Martedì a Gubbio c'era stata anche una protesta contro i presidi della zona, al grido del “in tempi di crisi il risparmio è d'obbligo”. E lo stesso consigliere regionale, Orfeo Goracci, si era pronunciato, dopo la denuncia della CISL, a Palazzo Cesaroni a riguardo, presentando un'interrogazione specifica al Consiglio Regionale. Alla fine ieri la Usl1 dell'Alto Tevere ha pubblicato una sua nota, con la quale si è resa disponibile ad una verifica immediata. Di seguito la nota integrale.

“La direzione generale dell’Azienda Usl Umbria 1, a seguito delle numerose lamentele sollevate dai cittadini relativamente alla nuova fornitura di pannoloni, sta procedendo ad una verifica immediata delle criticità segnalate, coinvolgendo i direttori dei distretti sanitari, i centri di salute e le farmacie. La prossima settimana sarà convocata anche l’azienda aggiudicataria dell’appalto di fornitura regionale per ulteriori verifiche dei requisiti dei pannoloni. Una volta accertate le criticità dei nuovi presidi, così come riportate dall’utenza anche a mezzo degli organi di stampa relativamente a dimensioni, assorbenza e adattabilità, l’Azienda provvederà a studiare, laddove possibile, soluzioni alternative. Il personale della USL Umbria 1 resta intanto a disposizione in determinati giorni e fasce orarie nei centri di salute per fornire agli utenti chiarimenti e istruzioni per il corretto utilizzo dei presidi”.

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