E’ stata eseguita l’autopsia sul corpo dell’appuntato scelto Emanuele Lucentini, ucciso sabato mattina, dopo essere stato raggiunto alla nuca da un colpo d’arma da fuoco, partito accidentalmente dalla mitraglietta M12 di un suo collega, sembrebbe all’interno del piazzale della caserma dei Carabinieri in via dei Monasteri.
Perizia. Necessaria, come da prassi, anche la perizia balistica per cercare di ricostruire l’esatta dinamica del fatto.
CARABINIERE MORTO A FOLIGNO, DISPOSTA L’AUTOPSIA | COLLEGA SOTTO CHOC
Ad occuparsi dell’autopsia, il professor Mauro Bacci e la dottoressa Anna Maria Verdelli. Ad indagare sulla delicata vicenda è la Procura della Repubblica di Spoleto, il caso è affidato al pubblico ministero Michela Petrini.
Il collega di Lucentini è formalmente indagato per omicidio colposo, una tragedia anche per lui ed i suoi familiari, visto lo stretto legame e la stima nei confronti del povero malcapitato.
Grande il cordoglio in città, specialmente attraverso i social network. Lucentini era un runner particolarmente conosciuto ed apprezzato, ed oltre all’Arma dei Carabinieri, anche il mondo dello sport è scivolato in un lutto profondo. Lucentini, originario di Tolentino nelle Marche era in servizio a Foligno da anni anche se abitava a Spello con la moglie.
I funerali si svolgeranno mercoledì 20 maggio, alle 16, nella cattedrale di San Feliciano alla presenza dei vertici dell’Arma ma da domani – martedì 19 dalle 10 – si potrà visitare nella Sala Commiato in via Niccolò Alunno 44 in centro storico. Intanto, sta prendendo piede la proposta di alcuni amici di dedicare alla Sua memoria una strada o un luogo istituzionale.