Perugia

Caso Ikea a Perugia, si muove la politica

Dopo la notizia della rinuncia di Ikea all’opzione per un posto nella nuova Collestrada (scelta, comunque temporanea, legata non ai tempi di realizzazione, ma alle mutate strategie del colosso commerciale dopo i cambi ai vertici del management) e la successiva notizia dell’apertura, già il 2 febbraio, di un negozio Ikea con la formula “Progetta&arreda” per effettuare gli acquisti online (in linea, appunto, con la nuova strategia commerciale del colosso svedese, la politica perugina ed umbra si interroga e si divide.

 Il consigliere regionale Claudio Ricci (gruppo misto-RP-IC) annuncia un’interrogazione in cui chiede alla Giunta regionale di conoscere “lo stato ricognitivo strategico, commerciale e trasportistico, per quanto attiene alle competenze amministrative regionali, seppur correlate agli atti amministrativi del Comune di Perugia, sulla realizzazione dello stabilimento Ikea a Collestrada”.

Ricci ricorda quanto l’attuazione del progetto originario, con la realizzazione del mega store, possa avere un impatto ‘trasportistico ed economico’ di rilievo regionale. Inoltre, secondo quanto emerso in Seconda Commissione consiliare, Ricci ricorda che “Anas avrebbe appostato 16 milioni di euro per il miglioramento della capacità di deflusso dello svincolo di Collestrada e 73 milioni di euro per il ‘nodo’ (variante alla Gallerie), opere anche correlate all’intervento Ikea”.

Frena il consigliere regionale Pd Giacomo Leonelli: “Lo stop di Ikea al nuovo insediamento a Collestrada deve essere un’occasione per aprire a una riflessione seria“. Leonelli ricorda quanto Ikea potesse essere un’occasione di sviluppo per il territorio, ma anche le criticità legate al progetto, soprattutto per la viabilità. Per Leonelli, se nella nuova Collestrada non ci sarà Ikea, i perugino non saranno disponibili a pagare i disagi dell’ampliamento del centro commerciale. E chiede all’amministrazione comunale l’avvio di un confronto serio con la cittadinanza.

Nel centrodestra esulta “l’eretico” azzurro Renzo Baldoni, da sempre oppositore del progetto di ampliamento di Collestrada portato avanti dalla “sua” (ex) maggioranza. “Il buonsenso – attacca l’ex consigliere comunale – ha prevalso sulle utopiche idee degli apprendisti stregoni“. Ma per Baldoni, se la battaglia è stata vinta, la guerra resta alle porte. Perché le cubature prevista nel progetto della nuova Collestrada, con o senza Ikea, sono ancor lì.