Categorie: Cronaca Spoleto

Caso Di Stefano, chiuse le indagini / In 11 nel registro degli indagati insieme all'ex vicesindaco di Norcia

(Jac. Bru.) – Sono ben 12 gli avvisi di garanzia notificati dalla Procura della Repubblica di Spoleto a conclusione delle indagini sull’ex vicesindaco di Norcia ed ex promotore finanziario Adriano Di Stefano, denunciato da una ventina di persone che avrebbero visto sparire i propri risparmi dopo averglieli affidati per investirli. A coordinare l’attività investigativa il sostituto procuratore Mara Pucci che, oltre all’ex vicesindaco, radiato nel maggio scorso dall’albo dei promotori finanziari (dal quale si era precedentemente autosospeso), ha iscritto nel registro degli indagati altre 11 persone. Tra questi, stando alle indiscrezioni, ci sarebbero alcuni di coloro che lo denunciarono, e che mesi fa per tutelare i propri interessi si erano costituiti in un comitato.

L’indagine della Procura, partita nel 2010 con i primi sequestri di documenti da parte della Finanza, si sarebbe mossa su un duplice binario: da un lato gli inquirenti avrebbero ricostruito tutte le mosse dell’ex broker, ipotizzando a suo carico i reati di truffa e falso in scrittura privata, anche se la somma ‘incriminata’ si aggirerebbe intorno ai 700mila euro e non agli svariati milioni come era emerso in un primo momento. Dall’altro avrebbero seguito i movimenti degli assegni da quest’ultimo emessi, ipotizzando il reato di ricettazione per coloro che li incassarono. Sarebbero tutti di Norcia, e gli inquirenti li avrebbero già ascoltati come persone informate sui fatti.

Con questa conclusione delle indagini per certi versi inaspettata, riassunta in un atto notificatorio di oltre 30 pagine, la vicenda giudiziaria rischia di complicarsi ulteriormente, anche se a chiarire il quadro della situazione potrebbe contribuire lo stesso Di Stefano, quando finalmente si siederà di fronte al pm per raccontare la sua versione dei fatti.

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