Continua a far discutere – nonostante le spiegazioni del sindaco tifernate – la protesta degli operatori del centro commerciale Castello che, annunciando le vie legali, hanno denunciato presunte aperture illecite di attività concorrenti (contro la vigente normativa anti Covid) dal periodo pre natalizio ad oggi.
Una situazione che – a detta degli esercenti – oltre a causare loro danni economici ingenti, “per aver paradossalmente rispettato le regole“, avrebbe anche dato luogo a numerosi assembramenti negli altri negozi rimasti aperti.
Sul caso è intervenuto il consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd), che in proposito ha annunciato la presentazione di un’interrogazione alla Giunta umbra per sapere “se è a conoscenza di casi di non uniforme interpretazione sulle aperture/chiusure degli esercizi commerciali e in caso positivo, in quali realtà territoriali ciò si è verificato e in base a quali provvedimenti”.
Nel suo atto ispettivo, Bettarelli non manca di sottolineare che “gli effetti economici dell’emergenza Coronavirus si sono fatti sentire anche durante il periodo natalizio“, in cui gli esercizi commerciali hanno svolto la propria attività in ottemperanza a quanto previsto dal Dpcm del 3 Dicembre 2020, con particolare riferimento alla chiusura nelle giornate festive e prefestive degli ‘esercizi presenti all’interno dei centri e parchi commerciali.
Oltre al Partito Democratico regionale ha detto la sua anche il Pd tifernate, che chiede chiarezza su quanto avvenuto e, a sua volta, ha presentato un’interrogazione per un’audizione urgente in Prima Commissione del Comandante dei Vigili Urbani Joselito Orlando.
Proprio quest’ultimo, infatti, il 12 dicembre scorso, aveva emanato una nota in cui dava conto dell’interlocuzione avvenuta con il Prefetto di Perugia sull’applicazione dei provvedimenti di chiusura nei giorni prefestivi e festivi. “L’unica e contraddittoria risposta – avevano detto gli operatori del Castello – che ci sia mai arrivata in seguito ai nostri numerosi solleciti“.