Si stanno registrando nel territorio del Distretto di Spoleto casi di morbillo in alcuni soggetti in età adolescenziale. Fino ad oggi ne sono stati notificati 10 e per alcuni si è reso necessario il ricovero ospedaliero. Lo stesso fenomeno sta interessando in maniera più consistente alcune regioni del nord Italia e proprio da un soggetto ritornato da una vacanza in tali zone è iniziata la catena di contagio. “Il morbillo è una malattia molto contagiosa e da non sottovalutare – spiega il dottor Franco Santocchia, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl n. 3 – perché può determinare complicazioni gravi. L'unica difesa è rappresentata dalla vaccinazione che da molti anni viene offerta gratuitamente a tutti nuovi nati ad un anno di età. Si tratta di una vaccinazione associata a quella per la parotite e la rosolia – aggiunge – non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata”. Nel territorio del Distretto di Spoleto solo negli ultimi anni sono state raggiunte coperture vaccinali dei nuovi nati intorno al 95% che, di fatto, hanno impedito al virus del morbillo di circolare garantendo così anche la protezione dei non vaccinati. Prima di allora però, nonostante i reiterati inviti alla vaccinazione da parte dei Servizi vaccinali, numerosi sono stati i soggetti che hanno rifiutato la vaccinazione e di conseguenza oggi, nel territorio del Distretto di Spoleto, molti adolescenti rischiano di contrarre la malattia. “Per contenere al massimo il numero di casi – prosegue il dottor Santocchia – è necessario pertanto invitare tutti i soggetti non vaccinati ad eseguire quanto prima la vaccinazione presso i servizi vaccinali della Asl 3, poiché la vaccinazione eseguita entro 72 ore dal contatto stretto con un caso di morbillo può evitare la malattia, è necessario quindi – conclude – che ogni nuovo caso sia tempestivamente notificato ai Servizi del Dipartimento di Prevenzione al fine di consentire la vaccinazione dei contatti stretti proprio in quei soggetti suscettibili di contrarre la malattia in quanto non vaccinati”.