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Caserma di Ponte d’Oddi, una lettera per il sindaco Romizi

“Sappiamo bene che il trasferimento di una caserma non è decisione che spetti all’Amministrazione comunale, conosciamo anche i passi e gli sforzi che sono stati fatti dalle forze politiche per non consentire che ciò avvenisse”. Inizia così la lettera del circolo Arci di Ponte d’Oddi In merito al trasferimento della caserma dei Carabinieri Fortebraccio. Riunit in consiglio, hanno deciso di scrivere una lettera al sindaco di Perugia Romizi.
“Come abbiamo avuto modo di dichiarare in altre occasioni – continua la missiva – riteniamo che le forze dell’ordine debbano essere presenti in quei luoghi dove i problemi legati alla criminalità sono maggiormente presenti (sia quelli reali, sia quelli percepiti). Negli ultimi anni, grazie alla presenza dei Carabinieri, al lavoro svolto dalle associazioni del territorio e al civile comportamento degli abitanti possiamo affermare che Ponte d’Oddi è un quartiere tranquillo: le attività commerciali, l’ufficio postale, le scuole e la comunità di cui facciamo parte possono svolgere le loro attività e le loro relazioni con una certa serenità. Per fare in modo che questa situazione non degradi, anzi migliori, la invitiamo a valutare le proposte fatte dalla passata Amministrazione alle associazioni e agli abitanti di Ponte d’Oddi, nelle quali al primo punto era stato assicurato che, contemporaneamente al trasferimento della caserma dei Carabinieri, la Polizia Municipale e la Polizia Provinciale avrebbero attivato un presidio fisso nel nostro quartiere. Il comando dei Carabinieri, aveva garantito la presenza del proprio personale per raccogliere eventuali denunce e svolgere la loro normale attività di controllo del territorio.
Invece in questi giorni stiamo assistendo al trasloco della caserma senza la messa in opera degli atti garantiti. Per questo motivo le segnaliamo la delusione delle nostre due associazioni e quella degli abitanti del quartiere Lo facciamo perché siamo certi che lei s’impegnerà per trovare le giuste risposte a queste preoccupazioni. Per quanto ci riguarda il Circolo Ponte d’Oddi, che quest’anno festeggia il suo 70° Anniversario, si impegnerà ancor di più nelle sue attività, affinché nel territorio si continui a far cultura e socializzazione. Cultura, socialità, educazione, ricreazione identitaria sono gli elementi sui quali abbiamo costruito la nostra storia e sui quali intendiamo consolidare il nostro futuro e quello di Ponte d’Oddi”.