Città di Castello

Case popolari, modifiche al regolamento “Controlli random su 10% assegnatari”

Potenziati i controlli sulle case popolari: approvate a maggioranza (Pd, Psi, La Sinistra e Gruppo misto) in Consiglio comunale alcune modifiche al regolamento del Comune di Città di Castello per l’assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica, oggetto di un profondo restyling nel marzo scorso. Astenuti Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Tiferno Insieme e Castello Cambia.

Il nuovo regolamento recepisce la legge regionale e si differenzia per alcuni apporti originali: ad esempio l’articolo 3, relativo ai criteri per la determinazione dei punteggi, collegati a particolari disagi aggiuntivi a quello economico, e gli articoli 7 e 14, relativi alla formazione della graduatoria. Nei punteggi aggiuntivi sono stati previsti massimo 4 punti, che il Comune può assegnare in caso di figli fiscalmente a carico fino a 26 anni, perdita del reddito da lavoro, tempo di residenza del nucleo familiare (con 15 anni continuativi si può ottenere il massimo punteggio). L’articolo 14 distribuisce in uno stesso condominio il 50% degli alloggi a nuclei con cittadinanza italiana, il 50% a non italiani e il 20% per disabilità. Per il resto l’attribuzione dei punteggi è fatta da un programma della Regione Umbria. La commissione comunale interviene nei ricorsi e comunque dalla formazione della graduatoria definitiva in poi. Gli elementi che modificano la graduatoria sono soprattutto reddito, tipologia di alloggio e numerosità. Il Comune ha anche un’altra norma autonoma che disciplina la mobilità all’interno degli alloggi Ater.

Luciana Bassini, assessore alle Politiche sociali, ha illustrato le modifiche dicendo che “pienamente consapevole dell’importanza e dell’impatto sociale del Regolamento, sono assolutamente disponibile a fornire qualsiasi chiarimento a chi ne faccia richiesta, precisando fin da ora che esso rispetta tutte le leggi vigenti in materia. Invito tuttavia anche a prendere visione degli analoghi regolamenti recentemente approvati dai Comuni limitrofi per verificare le differenze sostanziali presenti. Si sono comunque resi necessari alcuni interventi per allinearlo alla legislazione vigente. Abbiamo anche precisato ulteriormente alcuni passaggi tra cui funzioni e componenti della Commissione che si attiva in caso di ricorsi”.

In sede di commissione servizi, – ha concluso l’assessore –  è stata rilevata dai commissari la necessità condivisibile di controlli sul corretto utilizzo degli alloggi. A tale scopo è stato fatto un incontro con l’Ater, deputato ai controlli e proprietario degli immobili, ed è stata concordata l’aggiunta all’articolo 27 di una prescrizione specifica, per cui ogni anno saranno effettuati controlli su un numero di assegnatari pari ad almeno il 10% del totale, individuati per estrazione casuale dall’elenco generale e/o su segnalazione presentata al Servizio Politiche Abitative”.