Terni

Case popolari, mobilità per 10 famiglie con nuovi alloggi

Il Comune di Terni ha individuato 10 nuove destinazioni di case popolari destinate a nuclei famigliari che hanno fatto richiesta per variazione del numero dei componenti della famiglia e per la presenza di anziani e persone con disabilità e per avvicinarsi al posto di lavoro o di cura e assistenza sanitaria. Dal 2022 il Comune di Terni ha dovuto far fronte a numerose richieste di cambio di residenza per sopravvenute malattie invalidanti e gli alloggi a disposizione non erano sufficienti a garantire a tutti gli aventi diritto una casa idonea a dignitose condizioni di vita. Pertanto, in accordo con Ater, sono stati individuati 10 nuovi alloggi in due zone della città.

Case popolari, 10 nuovi alloggi

Nel caso, specifico, l’individuazione di nuove case popolari, si è resa necessaria per variazioni significative dei componenti del nucleo famigliare e per la presenza di persone con grave handicap. Quattro appartamenti sono stati individuati in via XX Settembre, tutti di circa 100 mq. e adatti a ospitare almeno 5 persone. Il quinto alloggio si trova invece in via Cadore e, secondo gli accordi stretti con Ater, sarà disponibile nei prossimi giorni e, comunque, entro il mese di ottobre. I restanti appartamenti, 5, si trovano in via San Lucio e hanno una superficie compresa tra i 70 e gli 80 mq. Questi appartamenti sono in fase di ristrutturazione e saranno disponibili dal mese di novembre 2025.

Le case

Secondo quanto si legge nella delibera di giunta del 02/10/2025, proposta dall’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Maggi, “Gli alloggi sono ulteriori e diversi rispetto a quelli disponibili per le prime assegnazioni del Bando Generale del 2023 la cui graduatoria definitiva (approvata il 17/07/2024) ha validità di due anni e andrà a scadere il 16/07/2026”. Nella delibera si specifica anche che “La proposta comporta riflessi indiretti potenziali e futuri sulla situazione economico-finanziaria e/o patrimoniale dell’Ente connessi alla valorizzazione del patrimonio pubblico dell’ERS ed al corretto utilizzo dello stesso da parte dei nuclei assegnatari, secondo i parametri di adeguatezza e idoneità previsti per le civili abitazioni”.