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Case popolari: dal prossimo bando più punti a chi risiede da più tempo a Foligno

'Nei prossimi mesi livello regionale verrà approvato il nuovo regolamento sull’edilizia residenziale sociale, se i tempi saranno rispettati, entro la fine dell’anno potranno essere avviate le procedure per il nuovo bando per l’assegnazione delle case popolari'. Lo rende noto in un comunicato stampa, Christian Napolitano, assessore alle politiche sociali del Comune di Foligno.

Attaco al Governo – 'Se da un lato non posso non salutare positivamente la conclusione di un iter particolarmente importante, dall’altro lato non posso non manifestare la mia più profonda amarezza per l’intervento a gamba tesa del Governo – attacca Napolitano – che impugnando alcune norme della nuova legge regionale, ne ha dilatato i tempi di approvazione e, soprattutto, ha determinato una pesante modifica dei requisiti, riducendo drasticamente il requisito della residenza'.

Ridotti i tempi di residenza – La nuova normativa, a seguito dell’intervento statale, prevede infatti chei beneficiari dovranno avere “la residenza o attività lavorativa in Umbria da almeno 24 mesi consecutivi” di cui “nel Comune territorialmente competente da almeno 18 mesi consecutivi”, anziché “da almeno 5 anni consecutivi”, così come originariamente deciso dalla Regione con il parere favorevole dei Comuni.

'Decisione sbagliata e iniqua' – 'Ritengo tutto ciò estremamente grave – dichiara l'assessore – pensare che possano richiedere un alloggio di edilizia residenziale pubblica coloro che non sono residenti nel Comune da neanche due anni è profondamente sbagliato dal punto di vista sociale ed iniquo sul piano etico'.

'Si rischia guerra tra poveri' – A fronte di una famiglia residente a Foligno da poco tempo è normale intervenire con un contributo economico e non con l’assegnazione di un alloggio – scrive l'esponente di Rifondazione – che sottintende un ben più profondo e definitivo radicamento del nucleo familiare nella realtà cittadina. Rovesciare questo principio, ben lungi dal garantire una maggiore coesione sociale del territorio, finirebbe soltanto per determinare una palese ingiustizia e per scatenare un’ennesima guerra tra poveri.

Più punti a chi risiede da più anni – In qualità di assessore con delega all’edilizia residenziale pubblica, non potendo a livello comunale modificare la normativa vigente, né tantomeno i requisiti per la partecipazione al prossimo bando, sto verificando la possibilità, d’intesa con la Regione, di attribuire un maggior punteggio alle famiglie maggiormente disagiate e residenti nel Comune di Foligno da più anni. La normativa regionale, infatti, permette ai comuni di attribuire fino ad un massimo di quattro punti e trovo corretto – spiega Napolitano – che questi siano utilizzati con saggezza ed equità nel senso sopra indicato.

Confronto politico – Una volta accertata con la struttura tecnica comunale tale possibilità, sarà mia preoccupazione avviare un immediato confronto con tutti i gruppi consiliari, al fine di una revisione del regolamento comunale il più condivisa possibile, invitandoli ad affrontare questa problematica con serietà e senso di responsabilità ed evitando polemiche artificiose o irresponsabili calcoli politici volti a strumentalizzare il disagio sociale crescente nel nostro territorio.