Il lavoro, condotto dall'Università degli Studi di Perugia, su concessione del Ministero dei Beni Culturali e Soprintendenza ai beni archeologi dell'Umbria, è iniziato nel 2003, inizialmente con prospezioni magnetiche del sottosuolo e studio del sito attraverso foto aeree. Nel 2006 si è passati, poi, allo scavo vero e proprio, con risultati sorprendenti di cui si può avere una precisa spiegazione durante le visite guidate gratuite che ogni martedì e giovedì si svolgono, a partire dalle ore 11, direttamente sul luogo. “Si tratta di un progetto ambizioso, afferma il sindaco di Cascia Emili, che da un lato consente di diversificare l'offerta turistica e soprattutto culturale del nostro comune e, dall'altro, di riscoprire l'importanza che l'area ha rivestito in passato”. Il sostegno del Comune al progetto si è concretizzato quest'anno anche su un fronte prettamente logistico. Oltre ad aver ripulito l'area di scavo, trasportato parte del materiale necessario sul posto e concesso l'uso di locali per il deposito dei reperti, il Comune ha, infatti, messo a disposizione, grazie ad una convenzione con l'istituto scolastico locale, alcuni ambienti della scuola per l'alloggio degli studenti e garantito a questi ultimi, un pasto al giorno. Un contribuito non indifferente per un Comune che vuole continuare ad investire nel progetto. “Sappiamo che potremo portare avanti il lavoro solo con il sostegno di enti come Regione Umbria e Sovrintendenza, afferma il primo cittadino di Cascia, ma siamo intenzionati a proseguire nel progetto, facendo in modo che, una volta completati gli scavi, l'area diventi un punto di attrazione per gli appassionati, per i turisti o per le scuole”. Il lavoro di scavo, ripartito all'inizio dell'estate, sta portando alla luce reperti interessanti e ben conservati che, peraltro, confluiranno nella mostra che si terrà a Cascia, a partire da aprile 2009, collegata alle celebrazioni per il bimillenario della nascita di Vespasiano, nato nell'odierna Cittareale, a pochi chilometri da Villa San Silvestro. “La mostra in programma per il 2009, aggiunge Emili, sarà un'occasione importante per mettere in mostra i materiali rinvenuti, ma credo che la vera importanza del lavoro che sta conducendo l'Università di Perugia stia nella possibilità di conoscere e comprendere la storia legata a questo luogo”.