“Sono molto vicino ai dipendenti dell’Opera S.Rita di Roccaporena e alle loro famiglie e proprio per salvaguardare la loro tutela e quella di tutto il territorio di Cascia, ho voluto attivarmi chiedendo un incontro a Mons. Boccardo, il quale si è mostrato molto disponibile al confronto”. Così il sindaco Gino Emili interviene sul licenziamento dei venti dipendenti dell’Opera di Santa Rita il cui Presidente è appunto l’Arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo. Una comunicazione di grande sconcerto per la città, che è giunta dal Consiglio d’Amministrazione dell’Opera S. Rita, impegnata in un’operazione di esternalizzazione dei servizi, dati in gestione ad una cooperativa di Spoleto, la quale dovrebbe avvalersi poi dei professionisti che già operano all’interno della struttura, i quali però sono spaventati dalla situazione e hanno richiesto un colloquio al sindaco. Il primo cittadino, che ha ascoltato attentamente e con grande interesse le loro istanze, ha deciso di impegnarsi nell’immediato per far sì che la questione si risolva nel migliore dei modi.
“Le ragioni del mio forte e deciso impegno su questa particolare situazione – ha sottolineato Emili – sono due. La prima è perché, come ovvio, comprendo bene quanto sarebbe duro il colpo per questi lavoratori se dovessero perdere il proprio lavoro, dopo tanti anni di servizio e all’interno del quanto mai instabile quadro economico generale. Ma esiste anche un altro timore, che si rivolge all’intera comunità e territorio di Cascia, ovvero che tale operazione possa farci perdere l’Opera S. Rita, importante e storico presidio sociale e religioso, il quale riveste un ruolo di primaria e assoluta importanza per la comunità e svolge la preziosa missione di promozione del culto e dei valori ritiani, così come le opere di carità, assistenza ed educazione”.
L’Opera S. Rita, nasce nel 1939, fondata dall’allora Vescovo di Norcia Settimio Peroni, istituendo anche un orfanotrofio, oggi “Centro Educativo S. Rita”, che negli anni ha accolto e assistito oltre 1500 ragazzi, in situazioni familiari difficili, costruendo la loro strada con professionalità, fede e speranza, permettendo loro di guardare con successo al futuro. “E’ chiaro che la nostra città – conclude Emili – non può e non deve assolutamente correre il rischio di perdere tale realtà di inestimabile valore. Presto ne discuterò direttamente con sua Eccellenza, il quale non è solo il Presidente della struttura ma è anche un Pastore e sono sicuro che terrà grande conto delle esigenze delle venti famiglie interessate”.