Una storia nata tra i banchi di scuola, un legame di amicizia tra coetanei, quella di Francesco con la sua classe, la I media dell’ Istituto Omnicomprensivo di Cascia.
Francesco viveva da diversi anni nella cittadina di Santa Rita con la sua famiglia. In seguito al violento terremoto del 2016, la sua casa non è più agibile, da qui la decisione di tornare al proprio paese di origine in Sardegna dove vive anche la nonna.
Il saluto ad una terra che lo aveva visto crescere, nella quale aveva costruito legami affettivi belli, quei legami e quelle relazioni umane che però la distanza non cancella.Oggi tutta la sua ex classe vuole salutarlo e lo fa con con la spontaneità e semplicità tipica dei bambini.
Sara un’ alunna della I media ci racconta che il suo papà, qualche giorno fa è partito per la Sardegna per aiutare la famiglia nel trasloco di alcuni mobili rimasti nel frattempo a Cascia e ha consegnato a Francesco una lettera scritta da tutti i suoi amici con una bella foto di gruppo.
“Francesco ci manchi…torna presto a trovarci, la classe senza te non è più la stessa….”-Queste alcune significative parole scritte con il cuore! Un inno all’ amicizia. Ricordi di giornate trascorse a studiare e giocare insieme, il saluto di una comunità che non dimentica e l’ invito a tornare tra i suoi compagni al più presto.
Una storia di affetto che s’ intreccia al gesto di solidarietà del popolo Sardo per Cascia.
Ancora una volta due terre che s’ incontrano e che si scambiano generosità come si ricorda nell’ evento Sa Paradura dove furono donate 1000 pecore ai pastori di Cascia e delle frazioni dai pastori Sardi.
Anche in questa occasione la comunità di Cascia invita di nuovo la Sardegna il 13/14/15 Aprile alla II edizione della fiera del capo lanuto.
Poi sarà la volta del popolo casciano ad andare in Sardegna nei giorni 1/2/3 giugno per ricambiare il gesto di solidarietà dell’ anno passato!-“Una solidarietà che non si ferma, ci dichiara l’ assessore all’Istruzione Monica Del Piano- né davanti alla distanza né difronte all’ età.
“Gesti di affetto che educano e insegnano a curare e apprezzare le relazioni sociali. Sono queste le cose che spesso più di altre lasciano un segno tangibile nelle nuove generazioni, ricchezza sociale insostituibile del nostro futuro.”