“Alcuni giorni fa, con l’intento di mettere una pezza all’errore di aver chiuso la porta in faccia a un candidato PD spoletino, la Presidente Marini ha cercato di tenere buoni i sostenitori democratici della città del Festival, offrendosi come tutrice dei bisogni della città.
Ci sarebbe da ridere se la situazione non fosse tragica. Come la Marini ha tutelato Spoleto l’abbiamo visto nei 5 anni di mandato appena trascorsi. Lo abbiamo visto sulle vicende dell’ospedale, dei trasporti, dell’attenzione alle manifestazioni culturali della nostra città. Abbiamo visto che non abbiamo visto niente.
Spoleto la rappresento io, unico candidato di Spoleto alla Presidenza della Regione, non solo perché Spoleto è la mia città, perché l’ho sempre amata e l’amo, ma soprattutto perché la Spoleto di oggi, dei giovani disoccupati, delle fabbriche chiuse, del territorio violentato, delle tante famiglie che non arrivano alla fine del mese, è la Spoleto che i comunisti rappresentano.
Non ricordo la Marini nelle manifestazioni contro la centrale a biomasse di Santo Chiodo, contro la discarica di S.Orsola, contro l’Ecomostro, per l’Ospedale al Sacro Cuore, all’Assoindustriali con gli operai della ex Pozzi; io c’ero e non l’ho vista”.
Aurelio Fabiani
Candidato alla Presidenza della Regione
lista CASA ROSSA – PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI