La mobilitazione dei cittadini ha portato ad un primo risultato: la casa di riposo di Nocera Umbra per ora non smobilita. Situazione congelata almeno fino a lunedì, quando il prefetto ha convocato un tavolo di confronto tra amministrazione comunale, Regione e Cgil per cercare soluzioni alternative alla chiusura decisa dal comune.
“Bisogna capire che spostare 10 persone di quell’età, fortemente legate al territorio, in un contesto diverso come Foligno sarebbe davvero un colpo durissimo – afferma Mario Bravi, responsabile territoriale per la Cgil – E poi, Nocera è un territorio in cui in questi anni, dalla ex Merloni in poi, abbiamo visto continue chiusure, impoverimento e spopolamento (in 7 anni la città ha perso l’8% di abitanti).
Insomma – continua Bravi – chiudere la casa di riposo e mandare via i suoi ospiti non è un’opzione accettabile, tanto è vero che la popolazione di Nocera si è ribellata, dando vita prima ad una grande assemblea con oltre 100 persone domenica, e poi, oggi, insieme alla Cgil, ad un presidio davanti alla struttura per evitare forzature. Insomma – conclude Bravi – abbiamo dimostrato che insieme è possibile incidere, ma ora non bisogna abbassare la guardia perché l’obiettivo è garantire a Nocera, comune con oltre 2000 pensionati su 5700 abitanti, di avere una struttura residenziale adeguata per la popolazione anziana”.