Una storia di degrado familiare legata allo spaccio ai limiti dell’umanamente sostenibile, in una casa di Città di Castello. Un’operazione antidroga, compiuta dalla squadra mobile di Perugia e dal commissariato tifernate, guidato dal vice questore aggiunto Lucia Ziliotto (presente nella conferenza mattutina insieme al questore Francesco Messina), ha infatti permesso di arrestare ben tre persone: una coppia composta dal marito 38enne di Foligno (unico finito in carcere) e la moglie 41enne di Perugia, e un loro amico-spacciatore tifernate 44enne, tutti con precedenti. Vittime degli “affari di famiglia” anche due minori di 14 e 16 anni, figlie della coppia.
Proprio ieri (lunedì 31 luglio), a Perugia, gli agenti hanno fermato l’auto del capo famiglia, con a bordo la figlia 16enne e il complice 44enne. La ragazza, poco prima, aveva nascosto nel reggiseno la droga (4 grammi di cocaina) che il padre le aveva passato. Durante la successiva perquisizione domiciliare, la polizia ha rinvenuto il materiale per il taglio delle dosi ma non solo.
La casa della coppia, nei pressi del liceo classico tifernate, è infatti stata trovata immersa nel degrado, tra escrementi di animali e sporcizia. In quell’appartamento, oltre al gran viavai di persone, venivano confezionate e vendute dosi a 30/40 euro l’una. Nell’abitazione, oltre ai due coniugi, vivevano anche le due figlie. Entrambe, su disposizione del tribunale dei minori, sono state allontanate da casa e trasferite in una struttura protetta.