“Le Case della Salute sono un cardine del progetto di riordino del sistema sanitario regionale, per una medicina più vicina al cittadino e ai suoi bisogni di salute, per un migliore perseguimento degli obiettivi di salute della popolazione, per una maggiore collaborazione tra ospedale e territorio nell’ottica della integrazione e del potenziamento della continuità assistenziale.” Così l’assessore alla salute Franco Tomassoni ha concluso l’interessate iniziativa promossa sabato mattina dal Partito Democratico di Trevi, da anni, insieme alle altre forze politiche del centro sinistra cittadino, impegnato su temi centrali per il benessere dei cittadini.
“La Giunta regionale, ha sottolineato Tomassoni, è determinata a far sì che la riforma sanitaria regionale non sia solo questione di numeri, per questo su Trevi, città che nell’innovazione dei servizi socio sanitari ha sempre dimostrato capacità e lungimiranza, siamo impegnati a investire risorse e professionalità nella sperimentazione di un nuovo modello organizzativo della medicina territoriale, che tra l’altro avrà una collocazione di assoluto pregio architettonico presso palazzo Botta.”
Nel corso dell’incontro coordinato da Carlo Antonini, medico e membro della Direzione regionale del Pd che in questi anni si è molto speso per far sì che fosse Trevi a cogliere l’opportunità di attivare una Casa della Salute restituendo così capacità di direzione della medicina territoriale ai medici di medicina generale, c’è stata la partecipazione di numerosi rappresentanti oltre che delle istituzioni, del mondo delle professioni socio sanitarie e dell’associazionismo. Un confronto aperto dal segretario del circolo Pd trevano Busciantella Ricci che ha ribadito l’impegno e la sensibilità del Pd nell’affrontare i problemi dei cittadini, a seguire Bernardino Sperandio della coalizione Noi per Trevi che ha sottolineato la centralità della Casa della salute per Trevi, tanto da farne uno dei punti più qualificanti del programma elettorale del centro sinistra. Molto costruttivi gli interventi venuti dal pubblico, dalle associazioni e dai medici ospedalieri che vedono in questa nuova struttura la possibilità di una maggiore appropriatezza di ricoveri e di accessi al pronto soccorso.
La direzione della Asl 3 con Paola Menichelli ha ribadito l’impegno a concretizzare il progetto trevano a breve, mentre sia il presidente della III commissione consiliare permanente Massimo Buconi, sia del direttore regionale della sanità Emilio Duca sono venute indicazioni circa la ferma volontà della Regione Umbria, che si è sempre caratterizzata per aver sperimentato forme avanzate di medicina territoriale, a proseguire nel solco riformatore attraverso una ottimizzando della rete ospedaliera al fine di mantenere le alte performance della sanità umbra nonostante i gravosi tagli.