L’annuncio della presidente Tesei, nel presentare l’accordo per il rilancio della Nuova Monteluce, di realizzare lì la Casa della Salute fa litigare il Pd e la Lega. Nonostante questa soluzione trovi tutti concordi.
Ad accendere la miccia, qualche ora dopo la fine della conferenza stampa di Tesei e Romizi, è il segretario umbro del Pd, Tommaso Bori. Che commenta: “La Giunta Tesei torna sui suoi passi e, con una inversione di marcia sorprendente, annuncia l’intenzione di procedere alla creazione della Casa della Salute nel comparto della Nuova Monteluce. Una buona notizia, che rivendichiamo e sulla quale avevamo puntato
da tempo, pur incontrando il niet dell’esecutivo regionale che, al contrario, l’aveva prevista al posto dell’attuale Centro di Salute in via XIV settembre. Piuttosto si pensi presto una nuova destinazione d’uso dello stabile di pregio, ma ad oggi fatiscente”: scrive Bori in una nota congiunta con il gruppo del Pd in Consiglio comunale a Perugia e il Pd del capoluogo.
“Avevamo detto e rivendichiamo – spiega Bori – che le scelte di Comune e Regione in merito a Monteluce e alla Casa della Salute disegnavano una città che non era la nostra e non era quella dei perugini. La struttura non era adatta alle caratteristiche richieste dal Pnrr. Per questo, se la possibilità prevista dalla presidente Tesei nella conferenza stampa si concretizzasse, si andrebbe ad evitare una pietra tombale su un comparto che potrebbe fungere da rilancio per il territorio. La struttura di via XIV settembre infatti non era adatta a una casa di comunità, centro focale per il territorio. Per l’ex clinica medica di Monteluce è già pronto un progetto di riqualificazione, che costa molto meno e raggiunge una maggiore efficienza. Su quest’area c’era già un lavoro in corso, non è tollerabile il fatto che una così ingente somma di denaro per la riqualificazione sia spostata arbitrariamente e per soli interessi politici e individuali e non nei confronti della collettività”.
“Solo tre mesi fa – ricorda Bori – l’assessore Coletto, durante il question time, tracciò una situazione completamente diversa, non perdendo occasione di incolpare le giunte precedenti ma dimenticandosi invece di sottolineare l’inerzia del Comune di Perugia e della Regione dove quest’ultima, negli anni precedenti, aveva scelto di non procedere all’acquisto della struttura di Monteluce, già destinata alla casa della salute e per cui c’era il progetto pronto, facendo anche scadere la fidejussione della Asl. Sono stati destinati milioni di euro per la ristrutturazione. E quei fondi non potranno essere utilizzati altrove”.
Bori non commenta le parole della Tese e di Romizi sul “dossier scottante e complicato” di Monteluce, indicato dal centrodestra come il simbolo degli sprechi operatori dagli amministratori di centrosinistra. Elemento che invece non manca di rimarcare la consigliera regionale della Lega Paola Fiorini, che più volte in Regione ha posto il tema della Nuova Monteluce e che per questo è stata ringraziata in conferenza stampa da Tesei.
“È surreale – afferma Paola Fioroni commentando le parole di Bori – che il Partito democratico parli ancora di Monteluce, uno dei flop più evidenti delle precedenti amministrazioni regionali di sinistra. Un dossier pesantissimo che si è ritrovata sulle spalle la presidente Tesei, come tanti altri, vedi ad esempio trasporti e comunità montane, e che rappresentava una ferita aperta nel cuore della città: un affronto per tanti cittadini e attività commerciali, non solo per Perugia, ma per l’intera regione. Dopo 16 anni da una operazione speculativa di finanza creativa e da una decisione completamente improvvida e sbagliata da parte della Giunta regionale a trazione PD, si è arrivati finalmente a vedere la luce in fondo al tunnel
grazie alla determinazione, alla tenacia e alla competenza della presidente Tesei che ha avocato a sé la responsabilità della risoluzione dell’annoso problema, seguendolo in tutti i suoi step”.
“Oggi – prosegue Paola Fioroni – siamo finalmente arrivati ad una svolta con un piano di salvataggio che porterà il fondo a una proroga necessaria fino al 2027. Entro il 2023 saranno realizzate le nuove opere, terminate quelle esistenti in una percentuale del 90% rispetto a quello che era il piano iniziale e saranno investiti da Amco Prelios, un ente controllato direttamente dal Ministero dell’economia e finanze con una sua solidità, fino a 13 milioni di euro per finalizzare le opere riguardanti Monteluce. Si partirà con i parcheggi e le opere di urbanizzazione. Il fondo ha raggiunto l’accordo con i fornitori che per anni e anni non sono stati pagati dal committente, trovandosi in una posizione molto scomoda e mettendo a rischio
la loro stessa sopravvivenza economica a causa del mancato saldo delle commesse. È in atto una rivoluzione copernicana rispetto a questa problematica. La Regione – continua Fioroni – ha seguito passo dopo passo la vicenda chiedendo con atti amministrativi trasparenti la convocazione delle assemblee per le proroghe del fondo nella maniera più corretta possibile, coinvolgendo finanziatori, quotisti e interloquendo a livello nazionale per far sì che i finanziatori importanti, come poi è successo,
prendessero a cuore e si interessassero della questione”.
E sulla Casa della salute, Fioroni commenta: “Era già voluta dall’amministrazione regionale in quel comparto, ma il fatto che non ci fossero sicurezze al momento della presentazione dei piani del PNRR riguardo il comparto Monteluce aveva impedito la previsione in quella zona. Ora la Casa della salute verrà realizzata nei tempi utili per il PNRR, così come inteso sin dall’inizio nel complesso della nuova Monteluce. Inutile – conclude – che il PD si attacchi a ciò che può per cercare di cambiare una narrazione che non può che essere solo questa”.