Le manette per due fratelli di 23 e 38 anni sono scattate nel pomeriggio di venerdì 2 ottobre quando gli uomini della Squadra Mobile, monitorando la zona di Casa del Diavolo, hanno individuato una vecchia conoscenza A.R., tunisino del 1992, pluripregiudicato con alle spalle diversi reati per spaccio. Gli investigatori lo hanno seguito ed hanno assistito allo scambio tra denaro ed una piccola dose di sostanza biancastra, e così hanno interrotto la cessione.
La sostanza ceduta all’acquirente risultava essere “eroina” 60 grammi circa, e lo stesso tossicodipendente, cinquantenne proveniente dalle marche, ha dichiarato formalmente di essere cliente abituale del tunisino e di suo fratello. E proprio il fratello è stato trovato nella loro casa a Villa Pitignano al momento della perquisizione mentre gettava degli oggetti dalla finestra. A.N., tunisino del 1977, è stato quindi identificato e gli oggetti gettati nel cortile risultavano essere un telefono cellulare, con ogni probabilità utilizzato per lo spaccio, ed altre dosi di “eroina” per grammi 1,10 e “cocaina” per grammi 0,30, il tutto custodito all’interno di un ovetto “Kinder”.
I due fratelli tunisini sono stati arrestati in flagranza di reato e, d’intesa con il pm di turno, detenuti enle camere di sicurezza della Questura in attesa del rito direttissimo. Nella mattinata di sabato 3, dopo che entrambi sono stati presentati davanti al Giudice Monocratico, si è aperto per loro il giudizio direttissimo che proseguirà nel prossimo mese con altra udienza: nel frattempo i due fratelli, anche considerati i loro numerosi trascorsi criminali specifici, sono stati accompagnati a Capanne.