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Carte di credito per assessori, dirigenti e autista di rappresentanza

Claudio Bianchini

Dopo tangentopoli, parentopoli e sprecopoli adesso nell'occhio del ciclone c'è la gestione dei fondi pubblici: dagli scandali della Regione Lazio agli illeciti dei tesorieri di partito.

La risposta folignate agli sprechi della casta

Tra minacce di dimissioni e nuovi regolamenti parlamentari, tutti cercano di correre ai ripari. La gente ormai non riesce a far quadrare i propri bilanci, e non tollera più rimborsi spese illimitati, cene offerte dai contribuenti e benefit d'ogni sorta. Ma a Foligno come vanno le cose? Come si sono regolati i nostri amministratori? Tutti gli assessori, i dirigenti comunali – nonché l'autista di rappresentanza – sono dotati di carte di credito. Ognuno di loro ha a disposizione una “CartaSi Corporate”.

Quasi cinquemila euro per rimpinguare le carte di credito

Ma quello che sulle prime potrebbe sembrare un privilegio è in realtà un metodo decisamente efficace per limitare e – soprattutto – controllare passo passo le spese di rappresentanza: vitto, alloggio e costi di viaggio. La determinazione 776 – dello scorso 6 settembre – ha stabilito di rimpinguare il fondo a disposizione con lo stanziamento di ulteriori 4 mila 850 euro nel bilancio 2012. Si tratta di un capitolo unico, dal quale possono attingere tutti i soggetti intestatari delle “carte di credito comunali” ovviamente in base a dei criteri e delle limitazioni ben precise. Assessori e dirigenti potranno “'strisciare” per pagare pranzi, cene, soggiorni in albergo, rifornimenti di benzina o biglietti di treno ed aereo, ma senza sforare ibudget consentiti – stabili da appositi disciplinari – e soltanto per motivi di servizio e rappresentanza istituzionale.

Addio a fatture ed autocertificazioni soldi in mano

Una volta bastava presentare le note spese alla tesoreria per ottenere i rimborsi – soldi in mano – con questo sistema invece si elimina un ulteriore passaggio. Adesso è tutto riscontrabile e documentato. Messi al bando dunque rimborsi gonfiati o risarcimenti di costi mai effettivamente sostenuti, come – purtroppo – è avvenuto in altri enti un po' in tutta Italia. Il fondo annuale destinato alle spese di rappresentanza si aggira sui dieci mila euro e viene rimodulato a seconda delle variazioni di bilancio. Puòanche capitare -come tra l'altrogià avvenuto – che non tutte le risorse a disposizione vengano utilizzate, in tal caso le cifre torneranno a disposizione dell’amministrazione e potranno essere destinate ad altri settori. E così le carte di credito si rivelano strumenti capaci di garantire tracciabilità, sicurezza e persino risparmio.