Da mercoledì 11 settembre è possibile consultare, sul sito web del Comune di Orvieto e sull’albo pretorio, la graduatoria dei beneficiari della “Carta dedicata a te 2024”.
La graduatoria, redatta secondo la normativa sulla protezione dei dati sensibili, è consultabile tramite il numero di protocollo riportato sulla Dichiarazione Isee.
Al Comune di Orvieto sono state attribuite 220 carte solidali, di cui 129 risultano già erogate nell’anno 2023. I nuovi beneficiari -91- riceveranno dal Comune di Orvieto una comunicazione contenente il numero identificativo della carta solidale. Con tale comunicazione, un documento di identità e la tessera sanitaria gli interessati potranno recarsi in un Ufficio postale per ritirare la Carta solidale 2024.
La card, che sarà attiva dal 16 settembre, è una carta di pagamento elettronica concessa in modo automatico e senza necessità di presentare domanda, a famiglie in possesso di determinati requisiti per acquisti di beni alimentari di prima necessità.
La carta contiene un contributo uguale per tutti di 500 euro, è rilasciata da Poste Italiane, è nominativa e potrà essere usata a partire dal 16 settembre 2024. Dovrà essere attivata entro il 16 dicembre 2024 e avrà validità fino al 28 febbraio 2025.
Riceveranno la carta i cittadini appartenenti ai nuclei familiari con almeno 3 componenti, residenti nel territorio italiano. Avranno il diritto di precedenza:
“Il contributo – spiega l’Ufficio di Cittadinanza del Comune di Orvieto – non spetta ai nuclei familiari che alla data di entrata in vigore del D.I. 4 giugno 2024 includano percettori di assegno di inclusione, reddito di cittadinanza, carta acquisti o di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico di livello nazionale, regionale o locale. Non spetta, inoltre, ai nuclei familiari nei quali almeno un componente risulti percettore di Nuova assicurazione sociale per l’Impiego (Naspi), Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis-Coll), Indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa integrazione guadagni (CIG)“.