*Giancarlo Cintioli, consigliere regionale uscente
Apprendo dagli organi di informazione che il segretario regionale del Pd, Giacomo Leonelli ha deciso di nominare una “cabina di regia” che, di fatto, sostituisca nelle sue funzioni politiche il segretario stesso. L’iniziativa mi trova ampiamente favorevole, se non fosse che è giunta tardivamente rispetto agli eventi di questo ultimo mese.
Caro Leonelli, se mi permetti, non si può al tempo stesso essere arbitro e giocatore come hai fatto tu! Ma, ciò che mi lascia davvero basito, è leggere che il Pd spoletino ha offerto alla segreteria regionale una “proposta incompatibile”. Sotto quali aspetti, se non per motivazioni personali e non certo oggettive, il sottoscritto sarebbe stato incompatibile dopo un solo mandato pieno e neppure un anno e mezzo nella seconda legislatura? E per quale motivo, i criteri che sono valsi ad escludere il sottoscritto non sono stati utilizzati in altri territori ed in altre situazioni? La deroga concessa al consigliere Eros Brega non è stato un voler interpretare il regolamento con due pesi e due misure nel nome di un “correntismo” esasperato, in barba agli interessi legittimi di un territorio come quello di Spoleto, già fortemente penalizzato dalla sconfitta alle amministrative dello scorso anno? E perché, allora, il criterio di non voler candidare appartenenti ad amministrazioni sconfitte non è valso per il candidato di Gubbio, dove il consigliere regionale uscente Andrea Smacchi è stato ricandidato, pur essendo il Pd uscito gravemente sconfitto dal confronto elettorale delle amministrative? Per questo, il mio invito agli elettori spoletini è di non esprimere alcuna preferenza votando solo il nostro Presidente Catiuscia Marini.