L'Aci fa i conti sul caro carburante e sul costo del mantenimento di un' auto e lancia una nuova protesta: mercoledì 6 giugno chiede a tutti i possessori di un'automobile di astenersi dal fare rifornimento. “Gli automobilisti non faranno rifornimento – ha spiegato il presidente dell'Automobile club di Perugia, Ruggero Campi – per dire coralmente basta agli aumenti dei prezzi alla pompa saliti di oltre il 20 per cento in un anno.”
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le voci di spesa che ogni famiglia si trova a dover coprire secondo le stime riportate dal club perugino. E' stato calcolato che nel 2012 ogni automobilista ha speso 1.680 euro in carburante, 715 euro per l'assicurazione, 270 euro per la manutenzione dell'automobile, 220 euro fra parcheggi e garage, 190 euro per i pedaggi, 120 euro per le multe e un numero imprecisato di costi aggiuntivi, per un totale complessivo di oltre 3.500 euro. Cifre destinate a crescere visto che per il prossimo anno si prevede un aumento totale di quasi 300 euro.
“La nostra iniziativa – ha aggiunto Campi – non vuole essere un muro contro muro. Il dialogo certamente più importante della protesta per far comprendere al Governo la conseguenza delle scelte compiute sull' auto, che stanno mettendo in ginocchio un settore strategico per il Paese. Quello che più ci preoccupa oggi è l'aumento della disaffezione all'uso dell'automobile”.
Un gesto simbolico quello del 6 giugno che centrerà l'attenzione sulla contraddizione attuale che vede uno stabilizzarsi del prezzo del greggio al barile e una continua ascesa del prezzo al litro dovuto alle accise. Aumento che grava esclusivamente sul consumatore finale.
(fd)