In seguito allo speciale di “Mi manda RaiTre” sul caro bollette legato alla concessione idroelettrica alle multinazionali, notizia approfondita da TO lo scorso 15 novembre, il Movimento 5 Stelle è intervenuto sul ‘caso’ Cascata delle Marmore. Secondo quanto si legge in una nota dei pentastellati: “La Cascata delle Marmore produce energia per 500 mila nuclei familiari, ma la destra che governa Regione e Comune lascia che a monetizzare i profitti siano solo i privati anzichè far risparmiare i cittadini sul costo della bolletta. Mentre in Basilicata il gas viene estratto seguendo precisi accordi tra Regione e gestore che consentono ai cittadini di non pagare i consumi in bolletta, invece Perugia e Terni sono in cima alla classifica dei rincari di luce e gas tra le città italiane. Una precisa volontà politica che impedisce alle famiglie di pagare molto meno, o addirittura nulla, i costi dell’elettricità presenti in bolletta”.
Il M5S riposta la stima dell’Unione Nazionale Consumatori, secondo la quale, in base a dati Istat, i cittadini dei due capoluoghi umbri sono al primo e al secondo posto per i rialzi di energia elettrica, gas e altri combustibili. Un aumento che supera il 160% a fronte di una media nazionale del 135%. Significa più di 2.000 euro a famiglia su base annua. “Pensare che basterebbe seguire il modello Basilicata per ridurre il costo della bolletta – sottolineano i pentastellati – Lì un accordo tra Regione e compagnie petrolifere ha portato una riduzione del 50% della bolletta lasciando posto solo alle spese di trasporto e agli oneri di sistema. Una misura introdotta da una legge regionale attraverso la quale la Regione Basilicata dispone della valorizzazione del gas naturale come compensazione ambientale rispetto alle concessionarie degli impianti estrattivi di idrocarburi sul territorio”.
“Il polo idroelettrico ternano – seguita la nota – tramite lo sfruttamento di risorse pubbliche, produce energia in grado di soddisfare 500 mila famiglie l’anno. Nel contesto attuale di crisi energetica e di enormi difficoltà per tante famiglie e imprese ad arrivare a fine mese, riteniamo totalmente immorale lasciare che queste risorse vengano utilizzate solo per arricchire una multinazionale senza restituire nulla ai cittadini che, di fatto, sono proprietari di un bene pubblico. Da anni ormai come MoVimento 5 Stelle sottolineiamo le gravi criticità intorno allo sfruttamento idroelettrico dell’area della Cascata delle Marmore”.
“Interessi privati che per decenni sono entrati in conflitto con quelli dei territori, basti pensare a questioni come l’orario di apertura del flusso della Cascata, il deflusso minimo vitale da rispettare (DMV), il cedimento strutturale del borgo di Piediluco, senza dimenticare gli investimenti che da tempo si attendono per garantire l’efficientamento ed il decoro di impianti e strutture. Il sindaco di Terni – concludono i pentastellati – ha ricevuto mandato pieno dal consiglio comunale per tutelare gli interessi della città. E’ arrivato il momento di dimostrarlo”.