di Claudio Pace
Caro Amici, ti scrivo, …
a proposito di confronto con la città, dopo aver letto il tuo comunicato sul sito del comune di Terni dove parli di “Dialettica interna al Pd sui problemi di Terni e non sul potere” e “verifica di ulteriori disponibilità”, comunicato che secondo me merita di essere letto e considerato con attenzione, anche come una presa di atto di una situazione davvero incresciosa, in cui la maggioranza che governa la città, pare, la fotocopia dell’ultimo governo Prodi, con alcune persone al suo interno che sembrano i leader dell’opposizione e non membri della maggioranza stessa, e che adducono tante buone ragioni per contestare l’operato della giunta, ma che non fanno capire alla città la ragione perché tengono ancora la spina attaccata e non danno il via ad una crisi comunale che porti di nuovo gli elettori a votare, questa volta si spera, senza più aggregazioni di liste che non hanno alcun senso se non la conquista ovvero la conservazione del potere. Aggregazioni disomogenee che portano poi ad una paralisi progressiva delle istituzioni locali, incapaci di reagire a qualsiasi problema serio che la città deve affrontare. Incapaci perfino di condurre una transazione di vendita piuttosto vantaggiosa, come quella dell’ex mercato coperto o di mantenere i suoi simboli storici in efficienza come la fontana di Piazza Tacito, la Torre medievale di via della Biblioteca, orribilmente deturpata e il Teatro Verdi, chiuso, e chissà per quanto, per ristrutturazione con parallela sospensione se non fine del concorso internazionale Casagrande.
Veltroni che fondò il partito in cui tu militi capì la necessità di chiudere con queste aggregazioni disomogenee, spero che la dirigenza locale del PD ternano riprenda il pensiero del suo fondatore e con coraggio decida di fare chiarezza politica almeno al suo interno. Soluzioni Montiane, con PD, PDL e terzo polo uniti insieme per Terni o semplicemente PD e terzo polo non darebbero nulla alla città se non la sgradevole sensazione che anche a livello locale la democrazia perde vigore. Al governo, anche locale, vada chi vince le elezioni, faccia le sue e alle successive elezioni sarà giudicato dagli elettori, e se la maggioranza degli stessi si astiene e prevale una maggioranza clientelare, conservatrice solo del potere, amen, la colpa è interamente della minoranza che non è riuscita a convincere i cittadini della possibilità di cambiare le cose. Credo infatti che l’unico sforzo bipartisan che può e deve essere fatto è quello di far capire ai cittadini ternani la necessità di riappropriarsi della politica, dei partiti, degli schieramenti. Questo sforzo indubbiamente viene rallentato, presentando una macchina organizzativa, sedicente nuova, con un numero spropositato di dirigenti e direttori, i cui obbiettivi reali da raggiungere non sono ne chiari ne trasparenti perché si mistificano come tali, ai fini del raggiungimento di un beneficio economico, quello che è la normalità delle cose da fare, mentre si aumenta senza pudore ogni tipo di tassa locale aumentabile.
Come consigliere di minoranza di una delle circoscrizioni di Terni, non posso che augurarmi che questa riflessione ‘politica e amministrativa’ da te auspicata, coinvolga anche le circoscrizioni e i loro consiglieri, novanta persone che hanno messo la loro faccia e hanno dato la loro disponibilità a impegnarsi, suffragate da un voto popolare, ma che purtroppo hanno solo potuto constatare la marginalità del loro ruolo e del loro impegno. Tra questi ci sono anche molti giovani ai quali secondo me non abbiamo dato un grande spettacolo né voglia di appassionarsi di politica e di sociale. Dalla Circoscrizione Terni Est abbiamo fatto proposte concrete, a partire dall’impegno che abbiamo richiesto per candidare Piediluco e la Valnerina per Roma 2020, idea che ho avuto il piacere di comunicare personalmente al sindaco di Roma Gianni Alemanno e che ha avuto il suo apprezzamento da Alemanno, frequentatore ‘sportivo’ della nostra Valnerina che ama e apprezza ( perché il nostro territorio deve solo mettere a punto ciò che la natura ha, con scarsissimo impatto ambientale e con minore sforzo finanziario e temporale) , ma che rimarrà ahimè solo una bella idea, perché il comune e la provincia di Terni non sono scese in campo con determinazione per realizzare progetti concreti che possano influenzare le scelte del comitato per Roma 2020. A questo non servono belle idee ma “fatti”, opere che possono essere realizzati senza spendere un centesimo ma coinvolgendo gli imprenditori, se si ha davvero la capacità di interagire con loro.
All’ultimo richiamo pubblico sull’argomento “olimpiadi” fatto dal nostro presidente di circoscrizione sul sito del comune di Terni, gli è stato risposto pubblicamente nello stesso sito da colleghi che militano come te e il nostro presidente nella stessa maggioranza di occuparsi di “decoro pubblico delle manutenzioni”, mentre l’argomento in oggetto non è nemmeno all’ordine del giorno del consiglio o della seconda commissione che non ha più ne presidente ne vice. Vogliamo andare avanti cosi o vogliamo, al di là delle belle parole, cambiare veramente le cose? Sinceramente e non lo dico per ragioni di partigianeria partitica, senza il voto popolare, non si potrà cambiare proprio nulla e Terni, ancora una volta rischia di perdere un treno importante, quello delle Olimpiadi, che potrebbe, anche se queste non dovessero svolgersi a Roma, riportare davvero e in maniera sostanziale, il turismo sportivo internazionale nel nostro territorio.
