Vendevano sugo di cinghiale, ma in realtà dentro c’era carne di cervo. I titolari di due esercizi perugini sono stati deferiti all’autorità giudiziaria dai carabinieri del Nas, a seguito di mirati controlli nel campo delle conserve alimentari.

Le analisi di laboratorio effettuate sul contenuto delle confezioni dei sughi prelevate nei due esercizi hanno evidenziato la presenza di carne di cervo europeo, non dichiarata nell’etichetta, che indicava invece un ragù fatto con carne di cinghiale.

Da qui il deferimento all’autorità giudiziaria dei due esercenti perugini.

Ancora una volta, dunque, finisce nel mirino la carne di cinghiale, che in questo caso era stata sostituita. Ed i cacciatori, con i giri di vendita abusiva a ristoranti ed esercizi che spesso viene denunciata, che questa volta non c’entrano nulla.