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Caritas diocesana, Masciotti confermato direttore

Sarà ancora Mauro Masciotti a guidare la Caritas diocesana di Foligno per i prossimi cinque anni. Scaduto il secondo mandato, infatti, il vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, ha deciso di rinnovare l’incarico all’attuale direttore per un terzo quinquennio.

Mauro Masciotti, dunque, rimarrà a capo dell’Ufficio pastorale di piazza San Giacomo fino al 2022. “Ho rinnovato il suo mandato con entusiasmo sincero – ha detto monsignor Sigismondi – perché Mauro è espressione di generosità e competenza e, cosa ancora più importante, è riuscito a tenere insieme tanti volontari. Nonostante la complessità della struttura che dirige – ha proseguito – è riuscito a fare scuola a tante altre realtà. Ne è un esempio l’Emporio della solidarietà, nato in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, che ha segnato un salto di qualità notevole a favore delle famiglie bisognose del territorio”.

Così come passi importanti sono stati fatti sul fronte dell’immigrazione. “La Prefettura di Perugia – ha detto al riguardo monsignor Sigismondi – considera il nostro Ufficio pastorale un interlocutore autorevole per la sua professionalità. Il mio augurio – ha quindi dichiarato – è che possa trovare persone capaci di contribuire positivamente alla crescita della Caritas. Benedico il Signore per averci donato una persona come Mauro e non ho nessuna intenzione di pensare ad un suo successore. Spero – ha concluso – che il suo entusiasmo contagi anche le altre Caritas regionali, così come fatto con Caritas Italiana”.

E si è detto onorato, per il rinnovo dell’incarico, il direttore Mauro Masciotti, ma anche “preoccupato, perché – ha spiegato – penso al grande impegno che ci attende, soprattutto visto il momento difficile e complicato che viviamo. I bisogni sono sempre in continua crescita e da soli non possiamo andare da nessuna parte – ha dichiarato Masciotti -. Ecco perché spero di poter rispondere pienamente a quello che è il ruolo pastorale della Caritas nella sua piena funzione pedagogica, lavorando con le comunità parrocchiali innanzitutto ma coinvolgendo anche la città tutta, affinché si facciano testimoni di carità sia nei confronti del proprio vicino di casa che di coloro che arrivano da lontano. Dobbiamo coinvolgere la società tutta, in ogni sua sfaccettatura: dal mondo politico a quello economico, passando per l’associazionismo. Solo camminando insieme – ha concluso il direttore – potremo migliorare. Da soli, invece, non porteremmo frutti per nessuno”.