Orvieto

CariOrvieto, l’Assemblea “calda” si riaggiorna al 12 luglio

Niente accordo sul futuro della Cassa di Risparmio di Orvieto Spa. E allora, meglio rinviare l’Assemblea, in attesa di avere notizie più chiare circa le intenzioni dell’azionista di maggioranza, la Banca Popolare di Bari, e conoscere meglio le intenzioni di Sri group, che nei giorni scorsi ha presentato un’offerta di acquisto vincolante per il pacchetto di maggioranza (circa il 74%) per 65 milioni di euro.


Battaglia per CariOrvieto, chi guarda a nord e chi a sud


Alla vigilia dell’Assemblea degli azionisti la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto aveva fatto un’apertura importante verso il gruppo guidato dall’imprenditore bolognese Giulio Gallazzi, dicendosi pronta a valutare ogni offerta tesa a salvaguardare ed a sviluppare la territorialità di CariOrvieto. Con il presidente Messina che aveva criticato apertamente il Cda di CariOrvieto, ritenuto incapace di opporsi ad un piano industriale, quello presentato a Bari, giudicato inattuabile.


CariOrvieto, le mosse tra incognite e aspettative


Dall’altra parte, i sindacati dei bancari si dicono preoccupati per la mancanza di notizie chiare circa le intenzioni della Sri Group, temendo un’operazione speculativa sulla quale lo stesso Gallazzi ha però offerto pubblicamente delle rassicurazioni.

Tante carne al fuoco ed ancora incertezza su quale brace utilizzare. Così, su istanza congiunta degli azionisti, l’Assemblea di oggi, riunita in seconda convocazione, proseguirà in data 12 luglio 2019.