Categorie: Salute & Benessere Spoleto

CARENZA DI PERSONALE AL PRONTO SOCCORSO DI SPOLETO, INTERVIENE GRIFONI

Di Sergio Grifoni (*)

Qualche giorno fa ho avuto mododi leggere un intervento del Consigliere Regionale, Franco Zaffini che,giustamente, denunciava lo stato di precarietà del Pronto Soccorso di Foligno,soprattutto per ciò che concerne il personale disponibile.

Se per Foligno usiamo il termineprecarietà, quale termine più appropriato dovremmo utilizzare per quello di Spoleto? Facciamo un po' iconti, soprattutto per il personale infermieristico di servizio presso illocale Pronto Soccorso. Mi risulta che, gli infermieri in servizio, da 23 unitàsono passati a 21 e, di questi, una signora è in permesso di maternità.

Di contro, i pazienti cheaccedono al reparto, sono aumentati negli ultimi tre anni. Per le prestazioni,per esempio, sono passati da 21.450a 25.550, mentre per il servizio di Osservazione Breve(ovvero coloro che, per particolari sintomi, devono sostare in osservazione peralcune ore) sono aumentati da 2.093a 2.855.

Durante le ore diurne, ilproblema personale, anche se con difficoltà, potrebbe essere comunque risolto. Ildifficile arriva durante la notte, quando nel reparto è presente un soloinfermiere. Nella fascia oraria che va dalle ore 18 alle 08, è stato calcolatoche, in media, vengono costantemente occupati 3,6 posti letto. Mi chiedo: comefa un solo infermiere a garantire la sua indispensabile assistenza a quasiquattro persone contemporaneamente?

Se un paziente, per esempio, èsdraiato sul lettino per l'osservazione breve; un altro, contemporaneamente,necessita di medicazioni, ed un altro ancora arriva improvvisamenteall'accettazione, come può fare una singola persona a garantire il suointervento contemporaneamente a tutti e tre? O acquisisce la facoltà dellosdoppiamento, o deve infilarsi ai piedi un paio di pattini a rotelle.

Non può reggere nemmeno lagiustificazione che, all'infermiere in servizio stabile, si affianca quello del118, perché tutti sappiamo che il personale del 118, per i continui interventidi emergenza, svolge principalmente la sua opera fuori dalla stabileospedaliero.

Mi chiedo ancora: con taleevidente precarietà di personale, è garantita al 100% l'assistenza clinica? E' un'assistenza esaustiva odobbligatoriamente frettolosa, con tutti i pericolo del caso?

Le risposte aqueste mie perplessità, è bene ricordarlo, incidono sulla salute di noicittadini.

(*) Consigliere comunale Prima Spoleto – Udc