Personale sanitario, parasanitario e operatori socio-sanitari carenti nel reparto di Cardiologia dell’ospedale di Spoleto. Una situazione che va avanti da tempo (a febbraio il reparto è stato aperto 5 giorni in un mese) e che di certo non è migliorata nel periodo di emergenza da Covid-19. Costretta, inoltre, ora a fare i conti con la scomparsa dello stimatissimo primario, Giorgio Maragoni.
Il problema principale dell’Unità operativa di Cardiologia – Utic del San Matteo degli Infermi è il super lavoro a cui sono esposti i professionisti in servizio. I cardiologi spoletini (che sarebbero 6 in tutto), infatti, devono refertare anche gli elettrocardiogrammi effettuati a Norcia, Cascia, Narni ed Amelia, oltre a quelli delle carceri di Spoleto e Terni. Per non parlare di case di cura e riabilitazioni. E non sono messi meglio gli infermieri, anche loro ridotti all’osso.
A fornire i dati dell’operatività del servizio di Cardiologia e Utic nei primi quattro mesi del 2020, nel periodo di emergenza Covid-19, è stata la Usl Umbria 2 nei giorni scorsi. Facendo anche un paragone con l’ospedale di Foligno.
Ecco dunque che la Cardiologia di Spoleto ha trattato fino ad aprile appena 22 utenti (contro i 34 dello stesso periodo del 2019, -35,29%). Mentre a Foligno si è passati da 337 dello scorso anno a 243 dei primi quattro mesi del 2020 (-27,89%).
Quanto all’Utic, da gennaio ad aprile sono stati 24 i pazienti (31 nello stesso periodo del 2019, il -22,58%), mentre a Foligno sono aumentati: 39 nel 2020 contro i 23 del 2019 (+69,57%).
Se i problemi di personale rimangono, intanto proprio in questi giorni l’Unità operativa di Cardiologia – Utic ha ricevuto 2 importanti donazioni.
L’azienda Meccanotecnica Umbra di Campello sul Clitunno ha donato infatti un ecocardiografo portatile GE Vivid Q di ultimissima generazione con immagini di alta qualità e implementabile con ulteriori applicazioni. Mentre la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, come accessorio indispensabile per l’utilizzo di tale apparecchiatura, ha contribuito con una moderna sonda ecocardiografica transesofagea dedicata, di dimensioni ridotte, che permette di completare le indagini standard in casi selezionati e garantisce una migliore definizione diagnostica per lo studio dell’aorta e delle valvole cardiache.
Le apparecchiature sono state consegnate al direttore sanitario dell’Ospedale di Spoleto Luca Sapori, al responsabile facente funzioni della Cardiologia/Utic Luca Tramontana e allo staff medico e infermieristico del reparto. Rappresentano un ulteriore aggiornamento tecnologico riguardo la capacità diagnostica della struttura cardiologica di Spoleto.
Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto Sergio Zinni, il vicepresidente Gianni Conti e l’amministratore delegato della Meccanotecnica Umbra Carlo Pacifici, oltre a ringraziare gli operatori sanitari che hanno sempre dimostrato grande dedizione e professionalità garantendo risposte adeguate ai bisogni di salute della popolazione, hanno confermato la loro vicinanza all’Ospedale di Spoleto sia personale che di tutto il Consiglio di Amministrazione che rappresentano.
Dalla direzione strategica dell’azienda sanitaria Usl Umbria 2 guidata dal commissario straordinario Massimo De Fino, dal direttore sanitario del “San Matteo degli Infermi” Luca Sapori e dall’intero staff della Cardiologia – Unità di Terapia Intensiva Cardiologica del nosocomio i più sentiti ringraziamenti per l’ennesimo contributo di grande utilità ed importanza che assicura una migliore qualità nelle prestazioni e nell’assistenza ai cittadini.