Spezzare “il circolo vizioso dell’angoscia” e la “spirale della paura” che si alimenta fissando l’attenzione solo sulle “cattive notizie“. Il Cardinale di Perugia, Gualtiero Bassetti, riprende così le parole di Papa Francesco pubblicate dal Santo Padre durante la Giornata Mondiale delle Comunicazioni del 2017, parlando di “comunicazione costruttiva” e “cultura dell’incontro“. Lo ha fatto durante un incontro con la stampa, quello di oggi, che ha coinciso con le celebrazioni della vigilia della festa di San Costanzo, protettore di Perugia, e con quelle per San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Non solo: Bassetti ha speso alcune parole sulle ‘bufale’, partendo dal concetto di post-verità e rimarcando quanto queste viaggino con facilità soprattutto sul web.
Dopo aver ringraziato i giornalisti per il loro lavoro, le parole del Cardinale Bassetti si sono concentrate sulle occasioni liete, come le tante iniziative per il Giubileo della Misericordia e le quattro visite di Papa Francesco, come allo stesso modo sulle notizie gravi che una regione come l’Umbria ha affrontato nell’ultimo anno, terremoto in primis. Proprio per le persone rimaste senza una casa a seguito del sisma sono stati in tanti ad essersi mobilitati. Nel cuore, oltre che nelle parole del presule, anche i richiedenti asilo e i senza tetto.
Bassetti si è dunque concentrato sulla valenza della “buona notizia, fonte di speranza”. Per Papa Francesco, come per il presule, tutto dipende dallo “sguardo” con cui guardiamo la realtà e dal modo con cui la raccontiamo e la divulghiamo. “Quando infatti – ha detto Bassetti – Francesco parla di cultura dell’incontro e di spezzare la spirale della paura come non pensare, ad esempio, alla diffusione di tutti gli stereotipi negativi nei confronti dei migranti e dei rifugiati, dei forestieri e dei poveri che come disperati bussano alle porte dei Paesi economicamente più sviluppati? E allo stesso tempo, come non pensare alle semplificazioni estreme, ai giudizi affrettati o alla ricerca, talvolta, di un sensazionalismo che banalizza tutto pur di essere rumoroso e visibile?“.
Ed ecco che il presule ha attaccato il meccanismo delle ‘bufale’: “come semplice lettore di giornali la questione, oggi, si fa invece più complicata. Soprattutto per quello che riguarda l’informazione su internet. Pur non essendo un frequentatore della rete, e uno strumento così ricco di risorse e innovativo, non posso non essere impressionato, però, da quello che leggo sulla diffusione, sempre maggiore, delle notizie inesatte che ormai hanno assunto un’incidenza pubblica di rilievo e hanno acquisito perfino un peso nelle elezioni politiche di alcune grandi nazioni. Non vi nascondo che la diffusione delle ‘bufale’ – come si dice in gergo – è un fatto che mi addolora e mi preoccupa moltissimo perché una notizia talvolta inesatta non nasce da sola, ma è prodotta dall’animo di qualcuno che non soltanto non ama ardentemente la verità come dovrebbe ma, al contrario, desidera la falsità e la divisione tra gli uomini”. Con queste parole, Bassetti ha dunque invitato anche i giornalisti a ricercare sempre la verità.
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