Cronaca

Cardinale Bassetti ai detenuti di Capanne, “condannati a volerci bene”

Il Cardinale Gualtiero Bassetti ha celebrato messa per 346 detenuti del carcere di Capanne. Ad assistere alla funzione in vista delle imminenti festività anche 45 donne del reparto femminile fatto omaggio di un cuscino al Cardinale che l’ha definito una “carezza del Natale”. E sono stati proprio i detenuti a recitare le loro preghiere e a consegnare al Cardinale un disegno raffigurante la pace tra i popoli e le religioni. “Papa Francesco – ha detto un carcerato – ha più volte invocato l’amnistia. Forse non sarà concessa ma rimane un invito a tutti coloro ce si occupano di condanne ad un atteggiamento di perdono al di là del giustizialismo sempre più diffuso”.

“Siamo condannati a volerci bene”, le parole del porporato riferendosi all’insegnamento che in Umbria ha lasciato San Francesco, “Certo – ha proseguito il Cardinale – ci sono le regole della giustizia umana, quelle dello stato di diritto per cui scontate la vostra condanna, ma io sono un prete e giudico solo con il Foro interno e per me noi tutti siamo figli di Dio”. In prima fila, insieme al direttore dell’istituto penitenziario Bernardina di Mario, la vicepresidente della Camera, Marina Sereni e l’onorevole Walter Verini capogruppo della commissione giustizia della Camera, i magistrati di sorveglianza e il comandante della polizia penitenziaria Fulvio Brillo.

Sereni ha commentato “E’ un bellissimo momento, una di quelle occasioni per guardarsi dentro, ma anche per permettere alle Istituzioni di guardare all’interno del carcere”. Sullo stesso tenore anche il commento di Verini: “Esempio di grande umanità da parte dei detenuti, del personale e dell’Arcivescovo. L’auspicio è che sempre di più nel nostro paese la pena sia occasione umana di recupero”.

Di Mario nel suo saluto ha tracciato un bilancio «E’ stato un anno – ha detto – molto faticoso e complesso, ma ricco di sfide e di esperienze positive. Mi auguro – le parole del Direttore – di essere riuscita a predisporre e garantire le condizioni necessarie, affinchè tutti potessero cogliere la straordinaria occasione di revisione interiore che l’anno della Misericordia appena concluso ci ha offerto», e rivolta alle istituzioni civili, Di Mario si è augurata che i provvedimenti richiesti dai tavoli sul tema della giustizia compiano il loro iter diventando leggi in grado di consentire un lavoro migliore dentro il carcere.