Città di Castello

Cardinal Bassetti inaugura la 20^ “Mostra Internazionale di Arte presepiale”

Oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia a Città di Castello per impreziosire ancora di più un’edizione speciale della “Mostra Internazionale di arte presepiale“, rassegna unica nel suo genere, che quest’anno festeggia il ventennale.

Ieri pomeriggio (domenica 1 dicembre) il taglio del nastro alla presenza del Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente del Cei, del sindaco Luciano Bacchetta, di Monsignor Marco Salvi, vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, del presidente dell’associazione ‘Amici del Presepio Gualtiero Angelini’ Lucio Ciarabelli, del Vescovo Monsignor Domenico Cancian e di numerose autorità istituzionali, civili e militari.

Fino al 6 gennaio 2020, la città del maestro Alberto Burri, si trasforma dunque in una vera e propria ‘cittadella del presepe’. “Plauso a questa iniziativa che si ripete ormai da anni, sempre con arricchimenti ulteriori e allusioni suggestive e significative ai temi più attuali. Quest’anno si pone anche l’accento sul tema delle discariche, sia come riferimento concreto, sia come valore simbolico, metafora di quelle periferie umane su cui Papa Francesco non si stanca di mettere l’accento”, ha dichiarato Bassetti nel corso della visita ai presepi esposti nella cattedrale, in particolare soffermandosi accanto al grande presepe napoletano di 12 metri per 2 del maestro Paolo Durante. “Generosità in discarica”, questo il titolo eloquente dell’opera, unica di questo genere, un presepe che sorge accanto a rifiuti, vecchie auto, ferro arrugginito che ripropone temi di forte impatto sociale come la salvaguardia dell’ambiente, il degrado delle periferie cittadine, gli ultimi e i senzatetto, con un messaggio di speranza per chi crede e non solo.

Nella Cripta del Duomo si potranno ammirare le opere dei più grandi artisti del settore provenienti dalle scuole di Napoli, Bergamo, Palermo, Avellino, oltre che sardi, toscani ed umbri, capitanati dall’associazione Amici del Presepio “Fabio Carbonari” di Cascia ed altri artigiani maestri di questa secolare arte. Partecipano, inoltre, varie associazioni aventi capofila l’Associazione Italiana Amici del Presepe sezione Napoli, con la quale è iniziata la collaborazione sin dagli esordi. Questa edizione, alla consueta prestigiosa location del Duomo in piazza Gabriotti, vedrà aggiungersi anche Palazzo Vitelli di Sant’Egidio e  la chiesa di San Apollinare in Via del Popolo.

Una mostra itinerante attraverso edifici storici rinascimentali che accompagna il visitatore (con un biglietto unico di accesso di 2,50 euro, 10-12,30 e 15,30-19,30 feriali e festivi) in un tour di rara bellezza e suggestione, inserito in una mappa cittadina con ben 15 “location”, dove ci sarà la presenza di un presepe a fare da cornice ad una manifestazione unica nel suo genere. La mostra è gestita dall’Associazione presepistica locale, intitolata al compianto e appassionato fondatore “Gualtiero Angelini”, che ogni anno realizza 25 opere da esporre.

Fra le novità di rilievo un presepe da “Guinness dei primati”, per dimensioni e non solo, realizzato dal Presidente dell’associazione tifernate, cavalier Lucio Ciarabelli, frutto di oltre sette anni di certosino lavoro ed acquisizioni di pezzi unici, con oltre 350 fra soggetti vari, persone, animali e oggetti, simboli dell’arte presepiale di tutta Italia a partire ovviamente da Napoli, dove ha fatto tappa diverse volte. “Si tratta di un grande presepe napoletano ispirato a quella straordinaria tradizione di maestri unici che ci onoriamo umilmente di rappresentare attraverso la loro scuola che tutto il mondo ci invidia”, ha precisato Ciarabelli.