Categorie: Cronaca Spoleto

CARCERE MAIANO, I SINDACATI DI POLIZIA PENITENZIARIA OPTANO PER IL SIT IN DI PROTESTA

Le sigle sindacali della Polizia Penitenziaria protestano unite, con un sit in davanti al carcere di Maiano, per sensibilizzare le istituzioni pubbliche e la cittadinanza tutta:

Sulla grave carenza di organico del ruolo Agenti (mancano 78 unità delle 307 previste da un D.M. del 2001) che impone quotidianamente un grave disagio psicofisico nonché seri rischi per la stessa incolumità del personale di polizia penitenziaria, (4 aggressioni in 8 giorni, incendi ed altri numerosi eventi critici causati dai detenuti).

Per rivendicare e riconquistare il ruolo primario e legittimo delle funzioni del Corpo di polizia penitenziaria, quale Forza di polizia dello Stato, istituita per mantenere l’Ordine e la Sicurezza all’interno degli Istituti penitenziari e garantire l’esecuzione degli ordini restrittivi della libertà dei detenuti, sollecitando la Direzione a rivedere l’attuale politica organizzativa-gestionale che deve necessariamente riallinearsi verso il rispetto delle regole e della legalità, senza i quali non si possono raggiungere le finalità rieducative e trattamentali dei detenuti.

Per stigmatizzare l’indifferenza del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria alle nostre continue richieste di ripristinare nell’istituto penitenziario di Spoleto condizioni di vivibilità per i detenuti e, contestualmente, ridurre tensioni e carichi di lavoro per la polizia penitenziaria, operando il trasferimento dei 40 detenuti sopra la soglia di tollerabilità, ma che, al contrario, ha visto assegnare ulteriori 15 detenuti, giunti sabato 25 c.m., raggiungendo quota 685 unità.

Contro lo stato di abbandono del Corpo della polizia penitenziaria di Spoleto, dovuto all’indifferenza della Direzione che non sta adeguatamente tutelando l’incolumità e la sicurezza del personale, con ambienti di lavoro fatiscenti ed igienicamente non in regola con l’attuale normativa vigente in materia di sicurezza e salubrità .

Per rivendicare il diritto alle ferie estive del personale, senza necessariamente imporre un’ulteriore compressione dei diritti contrattuali, nonché l’aumento dei carichi di lavoro e responsabilità, ma richiedendo ancora una volta all’Ufficio del personale del D.A.P. l’invio di rinforzi di personale da fuori regione in missione o distaccato temporaneamente , pari almeno a 15 unità.

Per rivendicare l’assegnazione di stanziamenti di fondi necessari al pagamento arretrato del servizio delle missioni del personale, fermi al dicembre 2010 , con stanziamenti 2011 insufficienti.

Per chiedere alla Direzione di applicare sempre e correttamente il previsto regime disciplinare, nonché sanzionare con punizioni adeguate i detenuti ogni qualvolta avvengano fatti gravi , come i recenti atti di aggressione contro il personale.

Per chiedere, a chi non si sente parte integrante della polizia penitenziaria, a chi non intende difenderla e tutelarla, a chi si disinteressa degli ambienti di lavoro fatiscenti e insicuri nonché del disagio psicofisico vissuto ogni giorno dal personale, di cambiare realmente modo di agire o di farsi definitivamente da parte!