Duro colpo inferto dall’Arma dei Carabinieri allo spaccio di droga, cocaina in particolare: i militari di Spoleto, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Perugia, hanno eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare (2 quelle ai domiciliari) nei confronti di 2 spoletini e 9 albanesi. Altri due componenti del presunto sodalizio criminoso, a quanto è dato sapere, sarebbero al momento irreperibili. Il gip di Perugia ha così accolto le richieste avanzate dal pm Giuseppe Petrazzini della Dda del capoluogo alla luce dei riscontri, effettuati dai carabinieri, considerati molto consistenti.
I militari della Compagnia di Spoleto, coordinati dal Capitano Marco Belilli (nella foto), dopo mesi di indagini e appostamenti hanno sgominato la gang che importava cocaina dall’Olanda e dalla Svizzera per rivenderla sul comprensorio cittadino. I particolari dell’operazione sono stati illustrati questa mattina in una conferenza stampa alla presenza del maggiore Carlo Sfacteria nuovo comandante del reparto operativo carabinieri di Perugia che prende il posto del tenente colonnello Pierugo Todini, destinato ad altro incarico alla Legione Umbria.
In pratica è stata sgominata la banda che deteneva il ‘monopolio’ della droga in città. La struttura criminale, stando all’inchiesta, era di tipo gerarchico con a capo due albanesi. Sotto di loro vi era almeno un gruppo che operava sul campo. Ognuno degli arrestati aveva il proprio ruolo: c’era chi tagliava la sostanza stupefacente, chi la riforniva e chi la spacciava. I vertici della gang trattavano direttamente all’estero la compravendita di droga mentre lasciavano a dei ‘cavalli’ (retribuiti con 1.500 euro al viaggio) il trasporto a Spoleto via Milano. Queste almeno i risultati cui sono arrivati sin qui gli investigatori del Nucleo operativo di Spoleto guidato dalla Tenente Giulia Maggi. Il giro di affari è stato quantificato in mezzo milione di euro l’anno.
I luoghi di incontro per la compravendita erano bar e discoteche cittadine: gli assuntori fissavano la quantità da acquistare, in genere sempre modesta, pagavano il dovuto e attendevano che il pusher tornasse con la droga. Le dosi infatti, proprio per evitare controlli, veniva sempre occultata nelle campagne della prima periferia di Spoleto. I 13 facevano anche ricorso a utenze telefoniche intestate a “teste di paglia” così da evitare di essere rintracciabili. A far scattare l’operazione sarebbe stata una partita di cocaina del valore di 30mila euro contrattata in Olanda. Tutti gli arrestati sono già noti alle forze dell’ordine per analoghi reati.
Il dato più inquietante è che dalle attività di indagine è emerso che gli assuntori sono tutti compresi nella fascia di età che va tra i 20 e i 30 anni. Il blitz dei carabinieri di oggi sembra dunque aver posto fine all’attività criminale della gang che controllava il mercato locale degli stupefacenti.
Non si escludono nelle prossime ore nuovi clamorosi sviluppi.
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