Ancora un sopralluogo dei militari intorno allo stabile dove presumibilmente venerdì scorso è stato ucciso il piccolo Alex
Questa mattina (martedì) i carabinieri sono tornati nel rudere dell’orrore a Po’ Bandino. L’ex cabina Enel dove presumibilmente è stato accoltellato a morte il piccolo Alex Juhasz, di soli 2 anni.
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L’audio della confessione atteso dagli inquirenti italiani
per verificarne l’autenticità
Dalla madre, ora in carcere, secondo gli inquirenti. La donna che venerdì lo ha portato, sanguinante e forse già privo di vita, in un supermercato chiedendo aiuto.
Una telefonata nella notte:
così è arrivato l’orrore a Po’ Bandino
Nella borsa della donna i carabinieri hanno trovato un coltello, pulito, senza la lama. Per gli inquirenti potrebbe essere l’arma del delitto. I cui resti potrebbero essere ancora tra le sterpaglie e l’erba alta intorno al rudere dell’ex cabina. Nelle ricerche sono attualmente impegnati i carabinieri del Nucleo anti-sabotaggio.