Ultimo giorno di servizio a Spoleto per il maggiore Teresa Messore, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Spoleto, che da domani, lunedì 6 ottobre, prenderà servizio presso il Comando Generale della Benemerita assumendo un incarico di Stato Maggiore presso l’Ufficio Addestramento e Regolamenti, competente a livello nazionale per la formazione anche avanzata dei militari.
Si conclude così una complessa attività (la Compagnia di Spoleto ha competenza su 8 Comuni del comprensorio) durata quattro anni in cui l’ufficiale si è fatto apprezzare per le sue doti professionali e umane: da quelle di prevenzione e repressione dei reati, alla vicinanza sempre mantenuta nei confronti delle vittime dei reati ma anche delle varie Istituzioni. Sotto il profilo sociale, il Maggiore Messore è stata impegnata in numerose iniziative di divulgazione e conferenze a tutela delle fasce deboli, specialmente anziani (presso i Centri sociali e le Chiese) e studenti (presso le scuole di ogni ordine e grado), nonché sul fronte della prevenzione e contrasto alla violenza di genere.
Su quest’ultimo fronte vale ricordare l’inaugurazione, presso i locali della Compagnia di via dei Filosofi, della “Stanza tutta per sè” avvenuta il 25 novembre di due anni fa, quando i Carabinieri hanno fisicamente aperto la struttura per accogliere le vittime di gravi violenze fisiche, morali ed economiche in un ambiente protetto. Un volto, quello dell’ufficiale, divenuto conosciuto in Umbria per aver prestato la propria partecipazione, sotto il coordinamento del Comando Regionale e Provinciale, a iniziative in favore delle ragazze e delle donne su tutto il territorio.

Sul fronte investigativo l’operato della Compagnia ha raggiunti brillanti risultati nel contrasto ai vari reati, a cominciare dal traffico, spaccio e detenzione di droga: tra i numerosi arresti, restano impresse nelle cronache locali le operazioni “Brickblayer” (diverse le misure cautelari emesse dalla magistratura a carico degli indagati) e “Cooking cocaine” che ha portato a sequestrare oltre 5 chili di cocaina e vari arresti che hanno consentito, anche in cooperazione con autorità investigative estere, di delineare e identificare una organizzazione criminale dedita allo spaccio.
Di notevole rilievo l’azione investigativa che ha portato a risolvere i due efferati omicidi che hanno letteralmente sconvolto la città: quello dello spoletino Bartoli, avvenuto nel luglio 2024 per mano di un albanese, e quello del bengalese Obi di pochi giorni fa.
“Sono stati quattro anni importanti per la mia crescita personale per i quali ringrazio le Istituzioni tutte per la sinergia raggiunta” ha detto il Maggiore dei Carabinieri Messore “dalla magistratura del Tribunale di Spoleto alle amministrazioni degli 8 comuni (con Spoleto ci sono infatti Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera e Cerreto di Spoleto, n.d.r.), dai vertici locali delle Forze armate e dei Corpi di Polizia alle autorità ecclesiastiche a cominciare dall’Arcivescovo monsignor Boccardo, congiuntamente a tutte le benemerite Associazioni civili e militari. Ringrazio gli organi di stampa locali per la simbiosi professionale e la perfetta collaborazione che, nel rispetto dei propri ruoli, ha consentito di offrire un servizio al cittadino improntato a raggiungere un quadro informativo sempre volto alla correttezza e chiarezza“.
A guidare la Compagnia dei Carabinieri di Spoleto sarà il Capitano Marco Rotondi.
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