I Carabinieri Forestali, allertati da alcuni volontari di una locale associazione animalista, hanno trovato nelle vicinanze del canile di Montefalco, cinque cuccioli di pastore maremmano abbandonati.
I piccoli erano in condizione critiche, denutriti e assetati. I militari li hanno immediatamente affidati per le necessarie cure al canile, dove i volontari li hanno accuditi.
I carabinieri forestali hanno quindi avviato le indagini che gli hanno consentito di risalire al responsabile dell’abbandono, un uomo residente nel comune di Trevi proprietario di due esemplari di pastore maremmano un maschio e un femmina in evidente stato di lattazione con al seguito un cucciolo.
Sui tre animali, risultati essere padre madre e figlio, sono eseguiti prelievi ematici da parte dei servizi veterinari per accertare la genetica.
Dalle analisi svolte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Rieti è emerso che gli adulti controllati erano effettivamente i genitori dei cuccioli abbandonati.
Il responsabile dell’abbandono è stato deferito alla Procura della Repubblica di Spoleto per il reato di abbandono di animali (art. 727 C.P.) ed ora rischia la pena dell’arresto fino ad un anno e l’ammenda fino a 10.000 euro.
Tutti i cuccioli, perfettamente ristabiliti, sono stati dati in adozione.
Con l’estate si aggrava il fenomeno dell’abbandono degli animali di casa. Cani e gatti vengono lasciati lungo le strade con pericolose conseguenze. L’abbandono, oltre ad essere un atto crudele e degradante, può causare gravi incidenti stradali, porta al randagismo ed alla conversione dell’animale alla vita selvatica.