Nella tarda serata di ieri, a Napoli, i Carabinieri del ROS e dei Comandi Provinciali di Perugia e Napoli hanno arrestato, in esecuzione di Mandato di Arresto Europeo emesso dall’Autorità giudiziaria olandese, due cittadini bulgari responsabili dei reati di omicidio, rapina e detenzione illegale di sostanze stupefacenti.
L’operazione è il frutto di una complessa attività concertata con la polizia olandese che ha portato alla cattura dei due, che grazie ad alcuni espedienti ed all’utilizzo di documenti contraffatti, erano riusciti a sottrarsi alle ricerche e trovare rifugio in Italia.
La sera del 20 marzo 2017, a Rilland (Paesi Bassi), veniva ritrovato il cadavere di un cittadino olandese, 65enne, legato con fascette e nastro, deceduto a seguito di percosse ricevute
Le indagini condotte dalla polizia olandese hanno portato ad acquisire elementi di colpevolezza nei confronti dei due bulgari ritenuti, tra l’altro, anche membri di un pericoloso sodalizio criminoso dedito al traffico di sostanze stupefacenti nel vicino Belgio.
All’inizio del mese di maggio infatti, a Etten-Leur (Belgio), la polizia federale di quel Paese ha fatto irruzione in un appartamento dove riteneva si nascondessero i due ricercati. Nel corso dell’operazione, sono stati ritrovati una coltivazione di canapa indiana che ha portato all’arresto di nove cittadini bulgari ed un olandese, ma i due ricercati ed un altro connazionale in quella circostanza sono riusciti a darsi alla fuga calandosi da una finestra e facendo perdere le loro tracce.
A seguito di questo ultimo fatto, le autorità olandesi hanno emesso un mandato di arresto europeo nei confronti dei tre fuggitivi, uno dei quali è stato poi catturato alla fine di giugno in Bulgaria.
A metà luglio, i due ricercati, dopo essersi sottratti ad un ulteriore controllo da parte della polizia Belga grazie all’esibizione di documenti falsi, sono riusciti a lasciare precipitosamente quel Paese dirigendosi verso l’Italia, per giungere a Perugia dopo un giorno di viaggio in macchina.
Circostanza che è stata accertata dall’attività tecnica condotta dagli investigatori olandesi che, in ambito di cooperazione internazionale di polizia, hanno allacciato un proficuo scambio di informazioni con il ROS e con i Carabinieri del Comando Provinciale di Perugia che, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo umbro, hanno avviato un’articolata indagine, supportata da complesse attività tecniche.
Lo sviluppo delle informazioni raccolte ha permesso di accertare che i due pericolosi malviventi bulgari si erano trasferiti nella città di Napoli ove avevano dei falsi documenti di identità con i quali erano riusciti a trovare un’abitazione per nascondersi.
I Carabinieri dei Reparti umbri, aiutati da quelli partenopei, alla fine hanno scoperto ed identificare i due catturandi i quali, a conclusione dell’attività, sono stati arrestati e associati presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale a disposizione delle Autorità giudiziarie competenti ed in attesa delle procedure di estradizione.
Le indagini proseguono per accertare l’esistenza di eventuali favoreggiatori degli arrestati sul territorio nazionale.