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Carabiniere scomparso nel nulla da più di una settimana, si teme il peggio

Cresce la tensione attorno alla caso di Marco Massinelli, maresciallo dei carabinieri di 27 anni, scomparso ormai da più di una settimana. Di lui si sono perse le tracce la mattina del 6 marzo scorso a Castelfranco Emilia (Modena), località che aveva raggiunto dopo esser partito la mattina precedente dall'abitazione dei genitori a Castiglione del Lago, a bordo della sua Audi A3. La sua destinazione finale era Pegognaga in provincia di Mantova, dove vive e presta servizio. Nonostante le ricerche al momento sono pochi gli elementi in mano alle forze dell'ordine; dai registri autostradali risulta che la sua Audi abbia attraversato, alle 3,10 della mattina del 6 marzo, il casello di Pegognaga. Risulta anche una conversazione via chat di un quarto d'ora di martedì notte, ma al momento almeno gli amici di Marco, intervistati da diversi quotidiani del mantovano, escludono che lo scomparso avesse fatto cenno ad una relazione amorosa, o ad indagini particolari che stava seguendo in quel momento. Al contrario il ragazzo aveva avvisato che da li a poco sarebbe tornato a Pegognaga perchè di turno al lavoro il fine settimana seguente. Ma in tanti si chiedono come mai Marco avesse deciso di tornare molto tempo prima del rientro al lavoro. Tutti, compreso il Padre, esclusono che si tratti di suicido, e anche le indagini degli inquirenti si muovono verso un'altra direzione. Quella conversazione in chat avvenuta in auto, apre a diverse ipotesi: Marco subito dopo aver usato il pc lo avrebbe spento, così come il telefonino, irragiunbile dal quel momento in poi. Dopo tre giorni di silenzio stampa l'Arma ha diffuso un comunicato in cui chiede a chiunque abbia notizie del ventisettenne scomparso di chiamare il 112 o la stazione di Gonzaga (0376 526700). Nel comunicato è stata resa nota anche la targa dell'Audi A3 su cui il militare viaggiava DB 364 MY, pregando chi la trovasse di non toccarla. Su facebook intanto è nato un gruppo “Aiutateci trovare Marco Massinelli” per cercare di ricostruire gli ultimi passi del ragazzo, tramite segnalazioni e ogni tipo di informazione che sia utile per le indagini.

Nicola Palumbo