Cronaca

Carabiniere morto a Caserta, era originario della Valnerina | Venerdì i funerali

Era originario della Valnerina Emanuele Reali, il carabiniere morto ieri a Caserta mentre stava inseguendo un uomo indagato per furto. Il vice brigadiere, 34 anni, in forze all’aliquota operativa della Compagnia carabinieri di Caserta, era impegnato nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 persone accusate di furti e rapine. Uno di questi era fuggito ed il militare si era messo ad inseguirlo a piedi. Nei pressi della stazione ferroviaria, però, è stato travolto da un treno in transito. Per lui non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo, lasciando la moglie e due figlie piccole.

Secondo le prime informazioni, a tradirlo potrebbe essere stata la pioggia: i binari erano bagnati e lui sarebbe scivolato durante l’inseguimento. Intanto è caccia al presunto ladro che era riuscito a fuggire.

In lutto per questa assurda morte non c’è solo il mondo dell’Arma dei carabinieri, ma l’intera comunità della Valnerina, di cui sono originari i suoi genitori e che Emanuele Reali (pur essendo nato a Rieti) frequentava costantemente. Suo zio, Piero Reali, tra l’altro, è consigliere comunale a Cascia e qui spesso il carabiniere tornava.  Tanti gli attestati di cordoglio che in queste ore stanno arrivando ai suoi genitori ed alla sua famiglia.

I funerali del carabiniere si terranno venerdì pomeriggio a Piana di Monte Verna, nel casertano, nel cui palazzo comunale è stata anche allestita la camera ardente.

Commovente il ricordo che l’Arma dei carabinieri fa sulla propria pagina Facebook:

È morto schiantato da un treno Emanuele Reali, figlio di genitori che non è naturale siano destinati a sopravvivergli, marito di una donna a cui mancherà come l’aria, padre di due bimbe così piccole che a stento lo ricorderanno. È morto schiantato da un treno a Caserta, mentre inseguiva il quarto autore di un furto, l’ultimo ancora da arrestare. La sua fine richiama alla mente La locomotiva di Francesco Guccini, anche se è proprio un’altra storia. Ma c’è un verso di quella canzone che recita: “Gli eroi son tutti giovani e belli”. Era giovane il 34enne Emanuele Reali, quanto l’entusiasmo che lo ha spinto a rincorrere un reo senza preoccuparsi delle conseguenze, al buio lungo il binario di una ferrovia. Ed era bello quanto il suo atto coraggioso, unicamente dedito al dovere. Non avrà strade né piazze Emanuele Reali, perché è “solo” l’ennesima vittima di una guerra combattuta tutti i giorni, quella silenziosa contro il crimine. E perché, anche se qui lo scriviamo quattro volte, il suo nome a breve non lo ricorderà nessuno. Per noi però Emanuele Reali, Vice Brigadiere dei Carabinieri, sarà eternamente giovane e bello. Sarà per sempre un EROE.

(aggiornato alle 13.30)