Ultimi posti per l’esclusiva visita in notturna della Cappella San Severo, a Perugia, per ammirare l’unica opera d’arte eseguita con certezza sia da Raffaello che da Pietro Vannucci, detto il Perugino. Un appuntamento “straordinario”, quello di mercoledì sera, organizzato durante il Festival Seed, a cura di Archimede Arte, azienda leader nella digitalizzazione 3D. Un’occasione per scoprire tanti dettagli dell’affresco con “Trinità e Santi” che rappresenta un incredibile confronto tra lo stile dei due artisti.
All’interno del programma del Festival, in occasione dei festeggiamenti del cinquecentenario dalla morte di Pietro Vannucci, è presente un momento di incontro fra l’ambiente e l’architettura, fortemente rappresentati nelle opere di Perugino e Raffello; due artisti che hanno piantato e fatto germinare l’uno con l’aiuto dell’altro, un seme immortale nel Rinascimento italiano, ammirato ancora oggi come uno dei più alti momenti di rappresentazione artistica della storia dell’arte mondiale.
Grazie a Seed 2023, il tour “Perugino e Raffaello. L’arte di seminare bellezza” viene eccezionalmente aperto in orario serale, dalle 21.30 alle 23.30, di mercoledì 26 aprile (sia in lingua italiana che inglese), mostrando l’unica parte superstite della chiesa antica, demolita nel Settecento e poi ricostruita in forme tardo-barocche. Un’opportunità che ha trovato fin dal suo lancio un grande consenso di pubblico, tanto da dover rimodulare gli slot degli ingressi. Sono disponibili ancora alcuni posti, gratuiti; per prenotarsi occorre collegarsi online sul sito di Seed e scaricare il pass al link: https://seed360.org/
Durante la visita, verranno illustrati e messi appunto a confronto i differenti stili dei due artisti, le cui vicende hanno avuto punti fondamentali di contatto: Raffaello apprende molto da Perugino (quest’anno ricorrono i 500 anni dalla sua morte) durante la permanenza umbra, acquisendo l’equilibrio e la grazia pittorica che gli permetteranno di farsi apprezzare nella Roma dei Papi, dove perfezionerà la propria tecnica rendendola unica. Raffaello, da sempre considerato l’allievo numero uno del Perugino, completò la sola parte superiore dell’affresco, perché costretto a partire per Roma. Per questo l’affresco rappresenta un raro caso in cui l’opera non nasce dal maestro e viene completata dall’allievo, ma il contrario. Si attese fino alla morte di Raffaello, nel 1520, per affidare l’opera al vecchio maestro Perugino, che completò la metà inferiore dell’affresco.
Il festival è organizzato dalla Fondazione Guglielmo Giordano e promosso dall’Istituto Nazionale di Architettura e dalla Fondazione Umbra per l’Architettura, con il sostegno della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della Fondazione Perugia, del Comune di Perugia e del Comune di Assisi. Seed è tra i progetti vincitori della seconda edizione del Festival Architettura, promosso dalla direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e si propone di ridare senso al termine sostenibilità, attraverso la forza e la centralità del progetto. Perché una delle possibili chiavi di lettura del festival, è appunto quella della collaborazione, della partecipazione, di un “comune sentire e operare”. Nelle due sedi del festival (Perugia, dal 24 al 28 aprile, e Assisi, il 29 e 30 aprile) si traccerà la strada di una nuova architettura sospesa tra natura e spiritualità. Un’idea “forte” capace di mettere insieme scienza, filosofia, arte e progetto. Capace “di gettare un seme, il seed che dà il titolo al festival, da cui far germogliare una visione del mondo che riconosca nella sfida ambientale anche l’invito alla cooperazione internazionale e l’unione di tutte le forze politiche, intellettuali e sociali intorno al comune obiettivo della pace e della tutela dell’ambiente”, sostengono gli organizzatori.