Sabato 15 Ottobre 2022, l’Arch. Raffaele Davanzo, seguitissimo docente dell’Università delle Tre Età, guiderà la visita della Cappella di San Brizio
Alla riscoperta di luoghi, ambienti e situazioni di particolare pregio custoditi sulla rupe orvietana: questo il motto alla base di “Tesori dell’Urbe”, l’iniziativa culturale ideata dal Presidente Unitre Riccardo Cambri, che da vari anni caratterizza la programmazione dell’associazione orvietana. Sabato 15 Ottobre 2022, l’Arch. Raffaele Davanzo, seguitissimo docente dell’Università delle Tre Età, guiderà la visita della Cappella di San Brizio, straordinario tesoro d’arte ammirato in tutto il mondo e custodito all’interno della Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta di Orvieto.
Sono previsti due turni, massimo 20 visitatori ciascuno: ore 10:30 e ore 11:30. Sarà possibile prenotarsi telefonando al numero 3387323884 (M° Riccardo Cambri).
“Avviamo il nuovo anno accademico in maniera straordinaria”, afferma il M° Cambri; “la Cappella Nova, Cappella di San Brizio che si voglia, è un luogo d’incanto che riempie di stupore il cuore e l’anima di tutti coloro che ne solcano l’ingresso. Questa entusiasmante tappa di Tesori dell’Urbe epiloga solennemente un bell’appuntamento culturale della scorsa primavera: la presentazione, alla fine di aprile, del libro “La Cappella di San Brizio a Orvieto” di Raffaele Davanzo, per i 400 anni della traslazione della Madonna di San Brizio. La guida, edita da Il Formichiere, sta riscontrando un brillante successo di vendite anche per l’affascinante stile letterario scelto dall’autore, fra lo scientifico e il confidenziale. Godere della guida in presenza dell’Arch. Davanzo sarà un privilegio unico”.
Quali sono i due principali temi di fondo che organizzano le superfici affrescate della cappella di San Brizio, così immensamente vaste? La Fine del Mondo, cioè la fine del tempo e dello spazio, ed il Giudizio, cioè la validazione etica di ognuno, che diventa subito eterna. Ma tanti altri segni ci fanno capire che il messaggio finale di Luca Signorelli è che il tempo e lo spazio non sono l’ultima frontiera. L’ultima frontiera è l’animo umano. Lo spazio non è altro che il posto che ci era stato assegnato per affrontare la sfida; e la vera vittoria potrà venirci solo dalla costanza che avremo nello sfidare e nel mettere alla prova i nostri limiti, sia come individui che come gruppi, e non solo ecumenici ma anche politici. È questo il messaggio, pienamente umanistico, che ci ha lasciato il Signorelli; e ritrovarlo, grazie anche ad una attenta lettura di tanti particolari, specialmente nella zona basamentale dedicata ai letterati, sarà l’obiettivo principale di questa visita organizzata dall’Unitre di Orvieto.
Raffaele Davanzo