di Giampaolo Emili
“Ritengo opportuno, intervenire sulle recenti polemiche relative alla organizzazione della festa di Capodanno ribattezzata” Hollywood Party”, per dichiarare in qualità di co-organizzatore che nessun comunicato stampa da parte nostra è mai stato inviato a questa e tantomeno ad altre testate giornalistiche
perché essendo una festa privata non ritenevamo la notizia di interesse pubblico. Di contro posso dichiarare che tutti i comunicati stampa inviati dalla nostra associazione hanno sempre trovato spazio nel Vostro giornale. Posso affermare che le dichiarazioni rese dall'amico Leonardo, che era una delle parti organizzatrici, sono state rilasciate esclusivamente a titolo personale. Colgo comunque l'occasione per ringraziare a signora Maria Chiara e Luigi per l'ospitalità e tutti gli amici intervenuti per aver reso una festa di Capodanno unica e all'insegna del sano e semplice divertimento. Il Presidente del Club dei Piaceri”
Scende dunque in campo il Club dei Piaceri, per bocca del suo presidentissimo Emili, che prende le distanze da uno dei co-organizzatori della ormai famosa cena di capodanno “Hollywood Party”, ribattezzata come il cenone dei Vip. Una bacchettata all'indirizzo di tale Leonardo, della Fish and Chich, che aveva attaccato duramente il nostro giornale – guardandosi bene dal farne menzione – “reo” di non aver pubblicato le sue mail, di fare censura arrivando persino ad ipotizzare anche chissà quale “interesse” in capo alla nostra redazione.
Insomma un bel po’ di fantasia da parte del nostro caro sor Leonardo.
Perchè non ci dimostra a quale indirizzo ha mandato le sue email? E quando? Ha chiesto l’esito di conferma o la ricevuta di ritorno?
No? E allora, prima di scrivere certe castronerie, cerchi le conferme, si informi su chi siamo e come lavoriamo. Ha usato il plurale quando ci ha attaccato ( “questa è la nostra verità”) venendo oggi smentito dal suo coorganizzatore Emili, ormai esperto anche nel linguaggio politichese del “dire, per non dire”.
Forse non ce n’era bisogno. D'altra parte chi scambia l’acronimo v.i.p. per un ‘epiteto’…… Ma tant’è. Sarà che è un anno bisestile.
“…assoluto e ovvio rispetto delle tassazioni , delle norme e i dei pagamenti previsti dal caso”, ma chi lo ha mai messo in dubbio? Excusatio non petita…?
E ci mancherebbe altro che non fosse tutto in regola. Chi paga le tasse, generalmente, non lo dice. Lo fa e basta. E’ fin troppo evidente che se qualcuno sgarra, può incappare nelle lamentele della concorrenza.
Come se, per esempio, uno si mettesse con un improvvisato banchetto di cartone davanti ad un negozio di filati a vender biancheria. O magari davanti ad una oreficeria a vender monili. Evidente che il titolare del negozio di intimo chiamerebbe all’istante il 117. O no?
Infine un consiglio al signor Leonardo. Se non le funziona bene la casella di posta, la prossima volta usi il fax, il nostro numero è nella sezione ‘contatti’.
Il direttore responsabile