Ha funzionato il piano di prevenzione attuato da Polizia di Stato e Azienda Ospedaliera per sensibilizzare i cittadini circa le conseguenze di fuochi artificiali ed abuso di alcool, grazie ad una importante attività di controllo e comunicazione, indirizzata essenzialmente alle famiglie. Sono stati solo tre gli interventi effettuati dai sanitari del Pronto Soccorso del S.Maria della Misericordia, e tutti circoscritti a lesioni di modesta entità, per quanto riguarda l’effetto di “botti”. Due riguardano minorenni, l’altro un cittadino rumeno residente nel comune di Magione. La prognosi per i tre casi di ustionati è di sette giorni.
Uno studente, residente nelle Marche, in visita con la famiglia a parenti umbri, ha riportato ustioni alla mano destra, causate dallo scoppio di un petardo. Medicato al Pronto Soccorso, è stato subito dimesso, così come un altro ragazzo che ha riportato “un’ ustione corneale e al volto“; anche lui è stato dimesso dopo il trattamento presso la Clinica Oculistica. Nella fattispecie il minorenne era in compagnia dei genitori nel centro storico di Perugia. Dopo la mezzanotte è stato sfiorato da un petardo, come hanno poi raccontato gli stessi familiari, che era stato indirizzato maldestramente da altri giovani verso un muro di un palazzo di Corso Vannucci.
Il terzo caso ha riguardato invece un uomo di 37 anni, dipendente di una azienda agricola nel comune di Magione. L’uomo, come ha raccontato ai sanitari, stava festeggiando da solo il nuovo anno, con il lancio di un petardo in aperta campagna, senza valutare le possibili conseguenze. La polvere da sparo però ha subito incendiato il deposito di fieno che si trova a poca distanza dall’abitazione dove l’uomo vive. Le fiamme hanno costretto l’agricoltore ad un tentativo di contenere gli effetti dell’incendio. Durante l’operazione l’uomo ha però inalato fumi tossici e si è procurato ustioni alle mani, così da richiedere l’intervento di una autoambulanza del 118. Sono intervenuti sul posto i Carabinieri della Compagnia di Città della Pieve, mentre l’uomo, dopo le terapie del caso in Ospedale a Perugia, è stato dimesso durante la notte.