Perugia

Capanne, trasferimento per 19 detenuti rivoltosi

Pronto il trasferimento in un altro carcere 19 detenuti tra i protagonisti della rivolta a Capanne, quando i detenuti, dopo alcuni episodi di violenza nei confronti degli agenti, hanno bruciato materassi a seguito del suicidio in cella di un tunisino che era in isolamento.

Una protesta che aveva indotto anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ad intervenire, chiedendo il trasferimento dei facinorosi. E al termine del sopralluogo del capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Pia Di Domenico, è stato deciso di trasferire in altri penitenziari 19 detenuti.

Un provvedimento tampone, a fronte di una situazione che, numeri alla mano, a Capanne è difficile: 392 i detenuti in media, trenta in più della capienza; 226 gli agenti di polizia penitenziaria in servizio, nonostante ne siano stati previsti 294.


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Una situazione denunciata anche dai parlamentari di Fratelli d’Italia Franco Zaffini ed Emanuele Prisco, che hanno effettuato un sopralluogo in carcere, chiedendo al Ministero di integrare gli agenti: “Con questi numeri – spiegano i due parlamentari – è impossibile perfino organizzare tre turni da otto ore al giorno, mentre invece con 294 agenti, per la tranquillità di tutti, si potrebbero ridurre a sei le ore di servizio, disponendo di quattro turni“.

I parlamentari rilevano come tra i 342 detenuti nel bracco maschile, il 70 per cento dei quali extracomunitari, ce ne siano molti con problemi psichiatrici.