Caos ripopolamento lepri in Umbria, all’indomani della fine della caccia a questa specie. Con gli Atc 1 e 2 fermi al palo, in attesa di avere risposte ai quesiti posti, e l’Atc 3 che sta provvedendo alle catture e ai ripopolamenti.
Una situazione di fronte alla quale il presidente umbro della Libera Caccia, Lando Loretoni, chiede chiarezza: “A Terni, insieme al nostro delegato Anlc in seno all’Atc 3, Massimo Novelli, abbiamo appreso con soddisfazione che l’Atc sta effettuando le catture nei propri recinti privati e nelle Zone di ripopolamento e cattura di un numero considerevole di lepri, per soddisfare il piano di ripopolamento sul territorio, che prevede l’immissione di 634 animali. Nell’Atc 2 – prosegue – siamo invece ancora in attesa di una risposta alla nostra lettera inviata alla Regione lo scorso 17 novembre, in cui si chiedono chiarimenti sulle modalità di cattura e immissione. E conseguentemente l’acquisto di animali dall’estero è bloccato. Situazione in cui si trova, da quanto apprendiamo, anche l’Atc 1”.
Loretoni attende una risposta, anche in vista dell’assemblea della Libera Caccia provinciale di Perugia, convocata per sabato dal presidente Carlo Cristini, insieme ai presidenti dei circoli territoriali.
“In quella sede – spiega Loretoni – i nostri dirigenti attendono una risposta che al momento, in assenza di una comunicazione dalla Regione, non siamo in grado di poter dare”.
Loretoni lancia l’allarme sull’ulteriore rischio che molti cacciatori umbri non rinnovino la licenza: “Se venissero a mancare i lanci per i ripopolamenti, a causa della mancata immissione di selvaggina molti cacciatori hanno già manifestato l’intenzione di non rinnovare la licenza, anche alla luce delle altre difficoltà riscontrate nell’ultima stagione venatoria. La Libera Caccia ritiene che i ripopolamenti siano fondamentali a supporto della pratica venatoria nella nostra regione. Del resto, la pratica delle immissioni a dicembre viene fatta da anni ed è attesa con gioia dai cacciatori”.
Il problema sembra sia legato ad una lettura restrittiva del Piano faunistico venatorio della Regione. Piano predisposto dalla precedente amministrazione di centrosinistra, di fronte al quale comunque venivano effettuate le catture e le immissioni libere. Mentre ora la normativa viene interpretata in senso restrittivo.
“Anche per questo – conclude Loretoni – riteniamo che il Piano faunistico venatorio debba essere rivisto dall’attuale amministrazione regionale. Questo anche il senso della lettera che la Libera Caccia ha inviato all’assessore Morroni e alla governatrice Tesei, chiedendo loro un incontro, urgente e non più rinviabile, per sciogliere questo e i numerosi altri nodi che riguardano il mondo venatorio”.