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Caos alla “Giostra dell'Arme” di San Gemini / Polizia, Carabinieri e VVF 'per un tendone'

Luca Biribanti
La giunta di San Gemini è nel caos totale. La 40esima edizione della “Giostra Dell'Arme” ha innescato un caso politico che avrà sicuramente ripercussioni serie per l'amministrazione del sindaco Leonardo Grimani, ma andiamo con ordine.
Alla vigilia della tradizionale festa paesana, dove si 'fronteggiano' in una rievocazione storica il Rione Piazza e il Rione Rocca, è stato montato un tendone non a norma per coprire un chiostro nel quale si svolge un mercatino e dove il Rione Piazza allestisce “L'angolo del ghiottone”, punto ristoro di dolci tradizionali. Per 3 volte, a marzo, aprile e settembre, l'ufficio tecnico del comune di San Gemini, diretto dall'ing. Simone Battistini, ha dato parere negativo sulla possibilità di utilizzare il tendone perchè non a norma di legge in materia di sicurezza: non è ignifugo, è usurato e non più servibile.
Nonostante il parere negativo dell'ufficio tecnico la copertura è stata montata e, quando la Polizia Municipale ha notato il fatto, ha scritto al Comune per avere chiarimenti, che non sono però arrivati.
Per risolvere la questione si è anche reso necessario l'intervento dei Carabinieri che hanno chiesto al comune una documentazione che potesse attestare l'agibilità del tendone montato, cosa che non poteva avvenire visto che lo stesso ufficio tecnico del Comune per 2 volte (la terza è la risposta ai Carabinieri appunto, ndr.) ne aveva sancito l'inutilizzabilità.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco che hanno verificato l'inadeguatezza della copertura, l'esistenza di un impianto elettrico posticcio e soprattutto il fatto che l'entrata della scuola media del paese si trova proprio sotto il tendone non a norma.
In paese si è creato un clima di veleno; i sangeminesi vedono il momento più atteso dell'anno rovinato da questioni tecniche e burocratiche e dalla scarsa attenzione da parte di chi dovrebbe vigilare. Qualcuno dice che ci sia una specie di 'faida' tra il vecchio e il nuovo ente giostra, altri pensano a uno sgambetto politico dell'opposizione, tanto che 3 assessori su 5, per essere vicini al sindaco Leonardo Grimani hanno addirittura rassegnato le dimissioni sostenendo che qualcuno “al fine di colpire l'amministrazione si opera per danneggiare e destabilizzare la Festa con atteggiamenti provocatori sia interni che esterni, noi non intendiamo starci – scrivono i 3 assessori dimissionari Fausto Proietti, Luciano Bisonni e Roberto Francescangeli – e quindi rassegniamo le dimissioni nelle mani del sindaco”.
Non sarebbe stato più opportuno prendere atto dell'inagibilità del tendone e cercare un'alternativa prima dell'inizio della festa?
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