Categorie: Cronaca Terni

Caos acqua a San Gemini / 24 famiglie di Cimignano non pagano bollette dal 2011

Il caso è simile quello di S.M. Maddalena e Via Pressio Colonnese a Terni, quando alcune famiglie erano rimaste senza acqua per inadempienze della ditta costruttrice che non aveva provveduto a installare contatori in regola. Il direttore generale del Sii, Paolo Rueca ha cercato di risolvere la questione, ma al momento sembra non ci sia riuscito: “Abbiamo chiesto il dovuto agli utenti e al costruttore, ciascuno per le proprie spettanze, offrendo ai residenti una tariffa inferiore a quella da cantiere, ma finora non siamo riusciti a chiudere la vicenda”.
Questa volta è toccato alla località Cimignano nel comune di San Gemini dove 24 famiglie dal 2011 non hanno mai pagato l’acqua. Anche in questo caso non si tratta di una volontà premeditata ma del mancato allaccio dei contatori alla rete idrica. Il costruttore ha infatti fatto entrare nelle nuove abitazioni le famiglie senza prima sanare la situazione che vedeva l’esistenza soltanto di un contatore da cantiere. Il pregresso maturato ammonta ad oltre 30mila euro, cifra che la Sii ha chiesto alle famiglie e al costruttore, ciascuno per le proprie spettanze. Il direttore generale Paolo Rueca, ha convocato già due volte le famiglie per giungere ad un accordo affinché paghino il dovuto con l’applicazione della tariffa domestico-residente che è inferiore a quanto avrebbero pagato con quella esistente relativa al contatore di cantiere. Ad oggi però le famiglie non hanno ancora comunicato i dati che permettono alla Sii di procedere al calcolo congruo tariffario, impedendo in questo modo alla società di riscuotere il dovuto e chiudere la vicenda. Stante la situazione che va avanti da tre

anni, la Sii lunedì 31 marzo ha proceduto al distacco delle utenze, salvo poi riattivarle in giornata avendo verificato la disponibilità degli utenti a fornire i
dati richiesti. “I nostri tentativi – rende noto il direttore generale Rueca – vanno avanti da oltre due mesi, senza che si sia riusciti a procedere al calcolo tariffario. Per questo, considerando che dal 2011 il costruttore ha concesso ai residenti di entrare nelle loro abitazioni pur in presenza di una mancata regolarizzazione dei contatori, siamo stati costretti ad interrompere l’erogazione idrica che è stata poi ripristinata a fronte della dichiarata disponibilità degli utenti a comunicare i dati richiesti per il calcolo delle tariffa che prevede una media di circa 800 euro per famiglia, fermo restando che la parte rimanente verrà trattata direttamente con il costruttore nelle sedi opportune. Verificheremo in questa settimana la reale possibilità di procedere ai calcoli, riservandoci l’assunzione delle misure a tutela della società e di tutti gli altri utenti”.