C’è stato un tempo on cui anche Perugia aveva la sua Sanremo. Un “Festival della canone perugina”, che la Società del Bartoccio e la Famiglia Perugina vogliono riscoprire, 70 anni dopo, organizzando un appuntamento per domenica 20 febbraio alle ore 17, alla Sala dei Notar.
Se molti pensavano che a Perugia non ci fossero canzoni perugine, domenica si potranno ricredere: a Perugia ci sono sempre stati canti e canzoni sulla città, e lo dimostra il nuovo volume di Renzo Zuccherini, La canzone perugina. Storia e personaggi, pubblicato da Futura libri, che ricostruisce le vicende storiche delle musiche e dei testi che hanno celebrato nei vari secoli la città. Si scopre, ad esempio, che Perugia ha avuto anch’essa i suoi “Festival della canzone perugina”, come viene raccontato nel libro, e l’ultimo si è tenuto nel 1952.
Ecco perché l’uscita del libro è anche l’occasione per organizzare questa nuova Festa della canzone perugina a settant’anni dall’ultimo festival: dunque un vero e proprio appuntamento storico! Il libro sarà presentato domenica 20 da Stefano Ragni, autore anche della prefazione al volume, e da Mirco Bonucci, che ha largamente collaborato alla ricerca dei materiali.
A seguire, Fabrizio Croce, noto nel mondo musicale perugino come Fofo, aprirà la Festa della canzone perugina, una rassegna canora inedita perché vedrà avvicendarsi sulla pedana della Sala dei Notari molti noti cantanti e gruppi perugini, che eseguiranno le loro canzoni dedicate a Perugia,o in dialetto perugino. Ecco quelli che hanno confermato la loro presenza (in ordine alfabetico): Mirco Bonucci, la nuova Brigata Pretolana, Cristina Carnevali, I Paltò, Fausto Pelliccia, Daniele Presciutti del gruppo di Colombella, Orchestrina Tirabusson, Giovanni Toccaceli detto Roco, Walter Toppetti, Loredana Torresi, Stefano Visconti.
E intanto, dopo le frittelle, spuntano anche i cioccolatini nelle giornate del Bartoccio. La Società del Bartoccio continua a puntare sulle tradizioni enogastronomiche di Perugia per dare valore alla festività carnevalesche. Dopo il grande successo per le bartocciate, le frittelle tipiche ottocentesche, ora è il turno dei bartoccini, cioccolatini artigianali.
L’iniziativa della realizzazione di questo prodotto artigianale, si protrarrà oltre le giornate del Carnevale: “La produzione andrò avanti fino a Pasqua. Poi valuteremo, se riproporla per il prossimo inverno – spiega Zuccherini, presidente della Società del Bartoccio –. C’è una sorpresa all’interno della scatola dei cioccolatini: i motti originali scritti in perugino”.
(ha collaborato Tommaso Benedetti)